Gli architetti hanno le orecchie?

Tra i fattori che influenzano positivamente o negativamente l’abitare, il "benessere" acustico è spesso uno dei più sottovalutati. Si scelgono con attenzione l’esposizione della casa, le finiture, il colore delle pareti, magari si fa ricorso ad un interior design per l’arredamento, ma sovente si trascura quella parte di progettazione che garantisce una difesa contro l’inquinamento da rumore.

Sono sempre più numerose le ricerche scientifiche (vedi video) che dimostrano come i suoni ci influenzano costantemente, agendo su di noi a livello psicologico e fisiologico, cognitivo e comportamentale; eppure l’isolamento acustico non sempre rientra nelle priorità di chi progetta nuove abitazioni, al punto che in alcuni casi viene da chiedersi "ma gli architetti hanno le orecchie"?

Comunemente parlando, per inquinamento acustico si intende un’eccessiva esposizione a suoni e rumori di elevata intensità, ma ci sono forme più comuni e diffuse di inquinamento da rumore che, senza risultare così evidenti, possono abbassare notevolmente la qualità della vita e della privacy dentro le nostre abitazioni.
Il rumore del traffico che entra da finestre e serramenti inadeguati, ma anche il rumore trasmesso dalle strutture stesse della casa: travi portanti, pareti e pavimenti progettati in modo inadeguato, materiali che trasmettono e amplificano i suoni invece di assorbirli, stanze dove il riverbero aumenta l’intensità del rumore percepito… sono tanti i fattori che entrano in gioco parlando di benessere acustico.

Eppure il rumore ha effetti reali e duraturi sulla nostra vita. L’inquinamento acustico può causare nel tempo problemi psicologici, di pressione e di stress alle persone che ne sono continuamente sottoposte. Anche a livello non immediatamente percepito come pericoloso o fastidioso, il rumore influenza negativamente il comfort dei nostri ambienti, provoca difficoltà di concentrazione e può essere causa di una sensazione di scontento, di malessere costante, soprattutto quando influenza la qualità del sonno, impedendoci di riposare adeguatamente e di rigenerare le nostre forze.

"Un buon isolamento acustico della casa è fondamentale per il nostro benessere psico-fisico e per lo svolgimento sereno di tutte le attività che si generano all’interno – spiega l’architetto Gianclaudio Negri di GABRICASA  – Una casa realizzata in modo intelligente, con i giusti materiali e una corretta progettazione, non solo lascia fuori i rumori dell’ambiente esterno, ma assorbe ed evita la trasmissione dei rumori interni, impedisce la propagazione dei suoni da un piano all’altro e anche da una stanza all’altra, così da abbassare, se non eliminare, il rumore di fondo, che contribuisce anch’esso all’inquinamento acustico".
Una sorta di "architettura invisibile" che guarda alla qualità della vita e dell’abitare, e che garantisce benessere. Un valore aggiunto che può fare la differenza quando scegliamo quel bene primario che è la casa in cui vivere.

“L’isolamento acustico, unito a quello termico, sono due fattori determinanti per la qualità di un’abitazione – conclude l’Architetto – ed è per questo che, sia in fase di progettazione sia nella scelta delle tecniche costruttive e dei materiali, GABRICASA  studia con grande attenzione le soluzioni migliori per garantire case con altissimi livelli di isolamento".

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