«Non ci accontentiamo più delle promesse»
Successo di pubblico all'assemblea di Belforte sui problemi del quartiere. Ex macello, Lativa e viabilità al centro del dibattito
Tre ore di dibattito appassionato. I cittadini di Belforte aspettavano questo momento per far sentire la propria voce e si sono dati appuntamento in tanti. La sala "Renè Vanetti" del circolo era stracolma. Per una volta un’assemblea pubblica con i ruoli ribaltati. Sul tavolo degli "oratori" l’intero consiglio di circoscrizione ad ascoltare i cittadini che hanno fatto la fila per prendere la parola. A far da protagonista tra i politici il solo Alessio Nicoletti, presidente del parlamentino 5 che ha introdotto la serata e poi è di volta in volta intervenuto cercando di mediare tra le posizioni dei cittadini e un potere politico che in quella sala ha fatto sentire tutta la propria assenza. Ma il tema centrale è stato senza dubbio la Tipografica. La prestigiosa azienda varesina ha da qualche tempo aperto un cantiere che allargherà il proprio campo di azione. Sono molti i cittadini che lamentano i problemi che questa azienda, ormai nel cuore di un complesso residenziale, sta causando da tempo. Rumore, inquinamento di polveri e fumi e un incessante traffico pesante sono le accuse maggiori. Le questioni della Lativa sono state quelle che hanno dato il là all’assemblea. Il Presidente Nicoletti nel prendere la parola dopo i due infuocati interventi, ha spiegato che il problema è serio, ma che Giuseppe Redaelli, oggi proprietario dell’azienda dove lavorano oltre 160 addetti, lo ha subito ricevuto e con lui ha potuto effettuare un reale sopralluogo. «Il cantiere è effettivamente motivo di disturbo, ma Redaelli mi ha manifestato tutta la propria disponibilità ad affrontare le questioni ancora aperte. La situazione del resto sembra già molto migliorata, e la chiusura dei lavori dovrebbe eliminare altri inconvenienti per i cittadini. C’è da pazientare 4-5 mesi». Nicoletti si è comunque detto disponibile a chiedere delle verifiche e ad adoperarsi per rendere stabile un sistema di controllo. A suo modo di vedere la presenza dell’azienda non è affatto incompatibile con il territorio. Gli interventi sono stati molto sentiti e il pubblico non ha certo fatto mancare il calore a quanti si sono esposti. Applausi a scena aperta per Roberto Vanetti che con una ironia finissima ha raccontato le sue disavventure con il deposito dell’Avt, ma con tutta la piazza dell’ex macello che è ricettacolo di ogni attività. |
|
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su Tutto ma proprio tutto sui cani nel Varesotto: le razze più diffuse comune per comune
GrandeFratello su Che fare a Varese e nel Varesotto nel weekend del 13, 14, 15 settembre
Alessandro Brachetti su Che fare a Varese e nel Varesotto nel weekend del 13, 14, 15 settembre
Giulio Moroni su Il grande gesto di Filippo Rovelli: si ritira dal campionato per lasciare il titolo a Luca Salvadori
lenny54 su La Finanza di Malpensa sequestra 23 milioni per una maxi evasione sugli orologi di lusso
Viacolvento su In più di 200 alla manifestazione per difendere il bosco di Via Curtatone a Gallarate
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.