Studenti, andate a lavorare
L'Itc Tosi sperimenterà per prima la riforma Moratti e l'alternanza scuola-lavoro. Il progetto è stato presentato alle associazioni di categoria
Il laboratorio della legge Moratti sarà a Busto Arsizio all’Istituto tecnico commerciale Tosi. Primi nella provincia di Varese e fra le dieci scuole scelte in Lombardia, gli alunni delle classi prime a gennaio dovranno decidere se fare parte, dall’anno prossimo, di una classe speciale, quella che si ritroverà durante l’anno a lavorare per davvero, in imprese o enti del territorio, dalla 20 alle 160 ore. Sperimenterà appunto l’alternanza scuola-lavoro, il famoso articolo quattro della legge Moratti, tanto voluto dalle associazioni di categoria e dalle imprese.
E così proprio ieri sera il dirigente scolastico dell’Itc Tosi, Benedetto Di Rienzo ha incontrato un nutrito gruppo di associazioni di categoria e alcuni enti del territorio. C’erano i rappresentanti del comune di Busto Arsizio e Legnano, delle province di Varese e Milano, della Camera di commercio di Varese e Milano, gli industriali di Univa e di Ali, l’Associazione delle piccole imprese, gli artigiani, alcuni ordini professionali, banche e l’Ascom di Busto Arsizio.
«La nostra scuola da tempo ha fatto suo il principio che la formazione si fa non solo a scuola, ma anche in altri ambienti, come quelli lavorativi – spiega il preside – è una bella novità per la scuola e ora le imprese devono rispondere elaborando strumenti affinché agli studenti siano offerte competenze omogenee a quelle che si ricevono in classe».
Elaborato insieme all’Itcg Dell’Acqua di Legnano, il progetto sarà applicato a Busto su una classe di informatica e una di indirizzo linguistico. Il percorso inizierà in seconda dove venti ore saranno dedicate all’orientamento e alla cultura del lavoro. Dal terzo anno saranno sviluppati percorsi individualizzati che richiederanno convenzioni con le imprese e gli stage veri e propri. Ai rappresentanti economici del territorio è stato esposto così un progetto al quale dovranno dare nei prossimi giorni delle disponibilità concrete.
Non è la prima volta che l’istituto di viale Stelvio, sperimentale per natura, si cimenta in esperienze innovative. Dal 1982 compie infatti stage formativi nelle aziende durante il periodo estivo e anche all’estero. E per una scuola abituata a sperimentare il timore di rischiare sulla pelle degli studenti è annoverato fra i rischi. «Noi facciamo sperimentazione dal 1984, ogni esperienza di questo tipo è graduale e soggetta ad una maggior controllo che ci permette di monitorare ogni passaggio e correggere subito il tiro quando si sbaglia».
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