Genitori e studenti, centinaia di colloqui con lo psicologo

Cinque anni di attività per il servizio del Comune dedicato alle scuole elementari e medie. L'assessore: «Ormai è un punto fermo»

Cinque anni con la psicologa a scuola, orari di ricevimento sempre affollati, e centinaia di genitori e studenti che hanno usufruito dell’iniziativa. Sono i risultati dei due servizi messi in piedi dall’assessorato ai servizi sociali, guidato da Rosa Minervini. Si tratta del “Mosaico genitori” e dello “Sportello psicologico per allievi delle scuole medie”, due iniziative nate cinque anni fa e oggi ormai diventate un punto fermo per la scuola, per i genitori e soprattutto per gli studenti.

Il “mosaico genitori” è un servizio di supporto alla genitorialità, attivo per tutto il distretto sanitario. Una volta alla settimana, il sabato mattina per rendere più accessibili gli incontri, una psicologa accoglie a scuola, su appuntamento, i genitori dei giovani studenti. «Si tratta di un supporto alla normale attività di genitori – spiega l’assessore -. Tutti gli adulti hanno così la possibilità di confrontarsi con una persona esperta e porre qualsiasi tipo di domanda, sia sull’educazione del bambino, sia sul loro comportamento nei confronti del figlio». Dopo quattro anni di attività, ormai, il sabato mattina c’è sempre tantissima gente fuori dalla porta della psicologa, la dottoressa Anna Oleari, lo sportello è sempre superaffollato. L’iniziativa “Mosaico genitori”, che si svolge alternativamente una settimana alla scuola elementare e una alla scuola media, rientra nei progetti per il sociale finanziati in parte dalle amministrazioni del distretto, in parte dalla legge nazionale 285 in materia di educazione del settore giovanile.

Altra iniziativa, che vede protagonista sempre la stessa psicologa, è lo sportello psicologico per allievi delle scuole medie. Aperto anche questo una volta alla settimana, il mercoledì pomeriggio, i ragazzi vi possono accedere lasciando un biglietto nell’apposita cassettina. «Dopo cinque anni di attività non è più un imbarazzo andare dallo psicologo – spiega l’assessore Minervini -. Prima ci andavano soprattutto le giovani ragazze a raccontare i loro problemi. Oggi ci vanno tutti e certe volte vengono anche organizzati incontri con i genitori e gli insegnanti per approfondire determinate problematiche».
Questi due servizi sono oggi diventati un punto di riferimento all’interno dell’istituzione scolastica. «Possiamo sicuramente dire che lo psicologo a scuola si è dimostrato essere un successo – conclude l’assessore -. Dare un punto di ascolto ai diversi componenti della famiglia e della scuola è stata certamente una scelta importante e vincente che spero possa proseguire anche nei prossimi anni».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Maggio 2004
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