Adsl, ma quanto mi costi?
Guerra dei prezzi tra i gestori del servizio che rende internet veloce per tutti. Ma in provincia ci sono molte zone scoperte
Informazioni disponibili in tempo reale, collegamento 24 ore su 24, possibilità di condividere la connessione tra più computer, sono solo alcuni dei fattori critici di successo della tecnologia ADSL (acronimo di “Asymmetric Digital Subscriber Line”, vale a dire “Linea digitale asimmetrica per l’abbonato” ).
Questa modalità di accesso ad internet, grazie alla quale è possibile trasmettere e ricevere dati in modo veloce ed efficace, è in costante evoluzione e rappresenta il campo di battaglia dei più famosi operatori telefonici nazionali.
I vari gestori offrono principalmente due tipi di abbonamento: il “flat”, che permette di navigare liberamente pagando un canone che si aggira sui 30 euro mensili e la navigazione “a consumo” calcolata sui minuti effettivi di connessione che invece costa mediamente 2 euro l’ora.
Le tariffe sono circa pari al doppio poi, per le imprese che necessitano di un servizio più rapido ed avanzato.
Tra le migliori offerte per i privati spicca quella di Tele2 che mira ad offrire un servizio di buona qualità cercando di contenere il più possibile i prezzi. La compagnia presenta infatti un canone mensile di 28,95 euro e un costo di 1,79 euro all’ora per la navigazione a consumo.
Telecom Tin, Tiscali e Wind propongono tariffe leggermente più elevate ma tutte contenute nella soglia dei 36-37 euro al mese.
Per quanto riguarda la connessione per le aziende, Fastweb non ha rivali. Nonostante la sua offerta sia la più cara questo gestore si distingue nettamente per la maggiore velocità della connessione e la migliore qualità del servizio prestato.
Nei primi mesi del 2005 inoltre, chi decide di sottoscrivere un nuovo contratto di utenza può inoltre beneficiare di vantaggiosi contributi statali pari ad alcuni mesi di connessione gratuita.
La forte concorrenza nel settore ha permesso un abbassamento generale dei prezzi ed un miglioramento della qualità offerta, tuttavia non è stata ancora garantita una copertura uniforme in tutto il territorio.
È il caso di alcuni comuni della provincia di Varese che non possono ancora disporre del servizio nonostante si trovino in un’area fortemente attiva ed industrializzata. Si deve ricordare infatti che del servizio si avvalgono, oltre ai privati, anche e soprattutto le imprese che hanno sicuramente l’esigenza di restare al passo con il progresso tecnologico e non possono permettersi certamente di rimanere esclusi.
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