Cane di piccola taglia aggredito da pitbull a Gavirate: è grave
Il fatto è avvenuto venerdì nella frazione di Groppello ai danni di un jack russell tenuto al guinzaglio. Il cane aggressore è scappato da un giardino senza che il proprietario se ne accorgesse

Un cane di piccola taglia – un jack russell terrier – è ricoverato in gravi condizioni in una clinica veterinaria di Varese dopo una aggressione subita nei giorni scorsi da parte di un pitbull. Il fatto è avvenuto venerdì scorso, 25 aprile, a Groppello, frazione di Gavirate, e ha anche destato forte preoccupazione tra gli abitanti della zona, vista la rapidità e la violenza dell’attacco.
Il pitbull è infatti riuscito a fuoriuscire dalla recinzione del giardino dei proprietari, dove si trova anche un secondo cane della stessa razza, e si è avventato sul jack russell (foto in alto) che stava transitando al guinzaglio di un uomo che lo aveva in custodia. Il cagnolino è stato azzannato e ferito in modo molto grave nella zona addominale, in particolare all’intestino, mentre il cane aggressore è fuggito poco distante. Il proprietario del pitbull si trovava in casa ma non si è accorto dell’accaduto.
Nelle ore successive al brutale ferimento il cane di piccola taglia è stato sottoposto a una delicata operazione tesa a ridurre i danni causati dai morsi ricevuti e lotta per sopravvivere tenendo in apprensione la famiglia proprietaria, che vive tra Varese e Genova.
E che denuncia, amareggiata: «Dal proprietario del pitbull non abbiamo ricevuto neppure un messaggio per conoscere le condizioni del nostro cane». Come detto, anche altre persone residenti in zona sono allarmate per l’accaduto: «Questa volta la vittima è stata un cagnolino, ma se in quel momento fosse transitato un bambino cosa sarebbe successo?».
La risposta dei proprietari del pitbull
Buonasera,
Sono la proprietaria del cane che purtroppo ha aggredito il jack Russell a Groppello qualche giorno fa.
Spero che vi fermiate due minuti a leggere, grazie.
Ho avuto modo di vedere l’articolo pubblicato e ci tenevo, non che io voglia smentire nulla di quello che è successo, a fare qualche precisazione visto che i Pitbull sono già famigerati, di modo che non lo pensiate anche dei padroni.
Ci tenevo a fare nuovamente le scuse ai padroni del cane, e dico nuovamente per due motivi.
Il primo è che nel caos degli ultimi giorni, abbiamo scoperto solo ieri che il padrone del cane non era la persona con cui abbiamo parlato, e che lo stava portando il momento in cui è successo il tutto. Ci è stato riferito ieri – solo perché lo abbiamo chiesto- che i padroni erano fuori casa e il cane era accudito da un parente. Di questo non possiamo essere considerati responsabili, tanto è vero che abitando di fronte a noi le persone interessate, abbiamo chiesto tutto i giorni notizie circa lo stato del cane, e appena recuperato il nostro cane, abbiamo verificato velocemente insieme al tutore lo stato della ferita prima che venisse portato in clinica, non è emersa la gravità della situazione sul momento, ma ci siamo preoccupati di fare un primo controllo. Abbiamo fornito tutti i dati circa l’assicurazione, recapiti telefonici e via discorrendo.
Il secondo motivo.
Dopo avere tentato invano di incrociare la persona con cui avevamo già parlato, oggi da lui ci è stato categoricamente negata la possibilità di avere un recapito dei padroni, in maniera molto chiara.
Io capisco il momento di rabbia e rancore, e vi spiegherò subito perché , ma dichiarare di non avere ricevuto scuse, è vero senza fare nomi, ma in un articolo pubblicato ovunque, ci rende soggetti ad un odio ancora più forte da parte di tutti. E questo comunque non corrisponde al vero, mi dispiace. E non è giusto.
Quando il cane responsabile di questa cosa era piccolo, guinzagliato e seduto a fianco a me in un parco pubblico, nemmeno aveva un anno, è stato avvicinato ed aggredito a sua volta, per fortuna senza riportare danni, da un cane molto più grande di lui. E questo ve lo racconto solo per dirvi che ho vissuto in prima persona una cosa del genere, e capisco tutto quello che si può pensare di me o del cane. Non per giustificarmi.
Il vostro articolo si chiude con una frase minacciosa sé così si può definire, che parla del pericolo che potrebbero correre dei bambini.
Abbiamo nipoti di 1 e 4 anni, non le sfiorano neppure, e i bambini non sono “delicati” con gli animali, questa cosa non deve essere la scusa per definire un cane aggressivo- con altri cani- un pericolo per le persone.
Questa è stato appurato anche per altre vicende, non è la realtà. E con quella frase siamo diventati un altro capro espiatorio per l’ignoranza che gravita intorno a queste questioni.
Sono sincera a me non importa quello che penserete, se mi vorrete credere o meno, è anche un momento di sfogo personale dopo avere letto il vostro articolo, ma ci tenevo a farvi capire che non ce ne siamo fregati come la storia pubblicata fa trasparire, anzi, ovviamente ci siamo resi disponibili e dichiarati responsabili da subito, e negarci la possibilità di scuse verso i legittimi proprietari è un segnale che qualunque cosa diremo o faremo non interesserà a priori.
Abitiamo lì da pochi mesi, e abbiamo reso il nostro giardino sicuro, di modo che impedisse situazioni del genere, non è bastato. Abbiamo già provveduto a sistemare il danno, anche se non sarà sufficiente, ormai è successo. Non stiamo più lasciando i cani fuori da soli.
Vi ringrazio se pubblicherete questa lettera così com’è, senza tagli modifiche o pregiudizi, perché siamo consapevoli della gravità di quello che è successo, ma siamo anche certi di ciò che abbiamo fatto per “rimediare” se così si può dire, e di come ci siamo comportati con i diretti interessati.
Dispiace che sia successo punto e basta, lasciando stare razza taglia o cause.
Grazie
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Il pitbull fino a poco tempo fa era ritenuto una delle razze pericolose. Per essere chiari chi possiede quel cane è come se girasse con un’arma carica pronta a sparare, chi dice il contrario mente sapendo di mentire. Nel 2009 un’ordinanza del Ministero della Salute ha abolito quell’elenco (che prevedeva un patentino per i proprietari), uniformando norme comportamentali per chiunque possieda un cane, di qualsiasi razza e che impone semplicemente l’uso del guinzaglio e della museruola in determinate situazioni. Per la serie è come dare in mano un’arma carica a chi non ha mai sparato un colpo in vita sua. E tutto solo per questioni di business.
Da quel momento in questo paese è il caos e nemmeno più i cani che commettono aggressioni verso le persone causando gravi lesioni personali ed in alcuni casi la morte vengono soppressi. Sia mai che lo Stato uccida il vostro paracadute psicologico preferito.