Al cuor non si comanda, nemmeno in economia
Un progetto di ricerca dell'Insubria studierà l'impatto delle emozioni sulle decisioni economiche
Quando entrano in gioco le emozioni è difficile essere razionali, perfino in economia. Può capitare così che anche in questo campo scattino fenomeni capaci di influenzare le decisioni al punto di renderle illogiche e incoerenti. «Non è una novità: da anni la psicologia definisce "estreme" alcune assunzioni fondamentali dell’economia. La critica degli psicologi muove dal fatto che i comportamenti umani, quando si tratta di compiere scelte e decisioni, sono talvolta più intuitivi e irrazionali di quanto l’economia possa prevedere sulla base di calcoli scientifici».
A parlare è Michele Bernasconi, ordinario di microeconomia all’Università dell’insubria di Varese. Per la facoltà di economia conduce la ricerca "Conoscere l’impatto di conoscenze ed emozioni nelle decisioni economiche", uno dei sette progetti dell’ateneo recentemente finanziati dal Ministero dell’Università. «Si tratta di un lavoro piuttosto tecnico nato con l’obiettivo di capire se e come le scelte degli operatori economici possano essere soggette a particolari fattori di carattere psicologico». Un esempio? «La paura di volare. Il rapporto tra coloro che soffrono di questo timore – e che perciò preferiscono non prendere l’aereo – e l’effettiva possibilità che si verifichi un incidente aereo è assolutamente sproporzionato. Questo dimostra come la percezione della gravità di un determinato evento possa generare una sensazione psicologica in grado di condizionare le scelte dei consumatori, nonostante la probabilità che il fatto temuto accada sia decisamente bassa».
Il progetto partirà da un’analisi di tipo microeconomico, attenta cioè al comportamento dei singoli individui, ma che potrebbe portare a conseguenze interessanti anche a livello complessivo. «Le preferenze soggettive degli agenti economici – ha aggiunto Bernasconi – potrebbero riflettersi in un quadro molto più ampio e la loro comprensione e misurazione potrebbe servire come punto di partenza per verificare l’impatto dei fattori psicologici sull’intera collettività. Per portare a termine il progetto l’Insubria collaborerà con altri atenei, tra cui Torino, Catania, Venezia e farà partecipare alla ricerca anche gli studenti della facoltà».
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
PeterPan67 su Aperto il sottopasso Alptransit di Laveno, Magrini "Ora tocca a Ispra e Sangiano"
rinascimento rinascimento su "Fatto scendere dal bus perché senza contanti": la denuncia di una madre e la replica di Autolinee Varesine
lenny54 su "Fatto scendere dal bus perché senza contanti": la denuncia di una madre e la replica di Autolinee Varesine
Roberto Pizzeghella su A Caravate una famiglia allontanata da casa dopo un infinito calvario giudiziario: il paese si mobilita
Felice su Trenta mila euro per affittare un bosco come piazza di spaccio in provincia di Varese
Felice su I boschi sono di tutti, non di chi spaccia
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.