Torna Giuffrè, con tutti i suoi “pazzi”
Appuntamento con la commedia di Eduardo Scarpetta. Il 10, 11 e 12 marzo
Anche per questa stagione teatrale Carlo Giuffrè torna al Teatro di Varese, dove si esibirà con "Il medico dei pazzi" il 10, l’11 e il 12 marzo. L’opera scelta è una delle ultime di Eduardo Scarpetta, capitolo finale delle avventure del suo celebre personaggio Felice Sciosciammocca, reso indimenticabile dal grande Totò. Felice, in fondo, non è altro che la versione umanizzata del Pulcinella della Commedia dell’Arte, ed è a questo genere che si rimanda anche la trama.
Questa volta il protagonista si reca a Napoli, per scoprire come il dissennato nipote Ciccillo ha investito i soldi che gli ha sempre inviato per finanziare i suoi studi da dottore. In realtà Ciccillo ha sempre sperperato quel denaro, e quindi decide di far credere allo zio che l’albergo in cui vive sia un "ospedale dei pazzi" finanziato con le sue offerte generose. La commedia diverrà amara quando Felice crederà fermamente che quello sia un manicomio, facendo capire al pubblico che, in realtà, la differenza tra natura umana e follia è sottile, se non inesistente.
Ma l’esile trama è solo un pretesto per il vero spettacolo, che consiste nella caratterizzazione dei finti pazzi su cui gioca abilmente l’attore, dilatando e cesellando i siparietti dedicati a questi personaggi. Questa la "lista d’attesa" del singolare ospedale: un giovane irrequieto giornalista in cerca di ispirazione per le sue novelle da pubblicare quotidianamente (Vincenzo Borrino), l’attore in costume di scena che prova l’Otello (Rino Di Maio), il malinconico musicista che spera di partire per nuove tournée (Piero Pepe) e la trasbordante ex sciantosa (Monica Assante Di Tatisso) che cerca di trovare un marito alla timida figlia Rosina (Eva Immediato) la quale, di fronte all’esuberanza della madre, non riesce a dire una parola. Tutti presentati con elementi da avanspettacolo, come la canzone napoletana, il balletto e le atmosfere clownesche.
L’opera, ovviamente, è in dialetto, perché secondo Giuffrè l’unico vero teatro italiano di valore universale è sempre stato scritto in lingue regionali.
L’attore e regista afferma orgoglioso: «Io recito teatro italiano, e quindi posso assicurarvi che il "Medico dei Pazzi" sarà un altro spettacolo da non accantonare, ma da restaurare e divulgare. Anche quest’anno vi racconterò le divertenti e folli avventure di don Felice Sciosciammocca, un’altra commedia che spero resterà viva nella coscienza e nel cuore degli spettatori».
Teatro di Varese
"Il medico dei pazzi"
di Eduardo Scarpetta, regia di Carlo Giuffrè
10, 11 e 12 marzo, ore 21
Biglietti: Platea €23,00 Galleria 1 €18,00 Galleria 2 €13,00
Riduzioni per studenti, ultrasessantenni, minori di 18 anni.
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