Islamici in marcia: «Sabato 10 giugno bloccheremo l’A8»
La protesta nata dopo la consueta preghiera in strada a Cedrate: circa 400 persone hanno sfilato contro la nuova ordinanza di Mucci
Avevano promesso di attendere l’esito della consultazione elettorale, nella speranza che qualcosa cambiasse e che la loro situazione si sbloccasse al di là della campagna politica. Il primo venerdì della seconda legislatura Mucci si è aperto con una sfilata pacifica della comunità islamica per le vie di Gallarate, dal centro culturale di via Peschiera fino a via Verdi, alle porte del palazzo municipale. Dopo l’ormai consueta preghiera in strada, i musulmani hanno spontaneamente deciso di marciare alla volta di Palazzo Borghi. A scatenare la protesta la nuova ordinanza del sindaco gallaratese, che in osssequio alla decisione del Tar della Lombardia ha tolto il limite temporale sine die all’uso dello stabile di via Varese, ma ha anche confermato il divieto assoluto per i fedeli islamici di pregare a Caiello, permettendo di svolgere i lavori all’interno del capannone, ma in numero limitato e sotto stretta sorveglianza. Il nuovo decreto del primo cittadino non è andato giù ai membi della comunistà islamica di Gallarate: circa 400 persone, secondo le fonti della Polizia, hanno sfilato per protestare e rivendicare i propri diritti: «È vergognoso – ha detto Mohamed Ratchdi, portavoce dei musulmani gallaratesi -, siamo stanchi di dover pregare per strada e di dover subire le decisioni arbitrarie del sindaco, che ancora prima di aver formato il nuovo consiglio comunale ha già dettato la rotta contro la moschea di via Varese. Ci vuole obbligare a comprare un altro stabile, ma noi a Caiello abbiamo investito dei soldi, vogliamo finire i lavori e poi chiedere il cambio di destinazione d’uso. Tanti lo possono fare, noi no. Si è superato ogni limite».
Non c’è stato nessun problema di ordine pubblico, salvo il traffico rallenatato e qualche automobilista spazientito. Maggiori problemi potrebbero sorgere settimana prossima, sabato 10 giugno: gli islamici infatti annunciano di voler marciare da Gallarate fino a Varese, sotto la finestra del Prefetto, per ricordare gli impegni presi e pretendere il rispetto del diritto di culto. «Siamo intenzionati a bloccare l’autostrada – conclude Ratchdi -, non ne possiamo più. Mucci adegua le leggi a suo piacimento e nessuno interviene, siamo stanchi di aspettare qualcosa che nessuno ha intenzione di darci». A Gallarate si prospetta un’altra calda estate.
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