Cormorani uccisi, gli ambientalisti non ci stanno
LAC, Legambiente, LIPU ed OIPA denunciano l'abbattimento di 136 uccelli nell’ambito degli interventi di “dissuasione cruenta” promossi dalla Provincia
Riceviamo e pubblichiamo
Durante lo scorso inverno la Provincia di Varese ha provveduto all’abbattimento di 136 cormorani nell’ambito degli interventi di “dissuasione cruenta” finalizzati ad allontanare gli individui di questa specie dalle aree di maggior pregio ittiofaunistico. Nel 2006 erano stati uccisi 100 capi, nel 2005 143.
Come accade da alcuni anni a questa parte, ancora una volta il cormorano è stato dunque individuato quale capro espiatorio della diminuzione di pesce nelle acque del Varesotto.
LAC (Lega per l’Abolizione della Caccia), Legambiente, LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) ed OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Aninmali) non condividono nel modo più assoluto questa strategia gestionale per svariati motivi che sono fondamentalmente di tre ordini:
1) Tale intervento, discutibile sul piano etico oltre che inutile (diversi studi dimostrano che gli abbattimenti non influiscono sulle popolazioni in quanto gli individui uccisi vengono rapidamente sostituiti), potrebbe avere un impatto negativo sulle aree, molto delicate, nelle quali viene eseguito ovvero asta fluviale del fiume Ticino, lago di Varese ed asta fluviale del fiume Tresa. Anche per questo andrebbero presi in considerazione interventi di tipo esclusivamente incruento.
2) Che il cormorano si nutra di pesce, che gli è necessario per vivere, è fuori di dubbio. Tuttavia, come hanno dimostrato studi accreditati, non può essere individuato come una delle cause principali della diminuzione della nostra fauna ittica che va ricercata in altre direzioni. Inquinamento, cementificazione indiscriminata delle sponde, escavazioni in alveo, costruzione di chiuse, dighe, invasi artificiali che bloccano gli spostamenti a scopo riproduttivo di molte specie, riduzione o addirittura eliminazione dei canneti e di molte piante acquatiche, prelievi eccessivi di acqua da laghi e fiumi fino a ridurli a portate minime se non a momenti di asciutta, immissione indiscriminata di fauna ittica proveniente da altre zone geografiche con conseguente azione di predazione e soprattutto di competizione nei confronti delle specie nostrane: queste è il lungo elenco delle situazioni che nel corso del tempo hanno contribuito allo squilibrio ambientale ed alla relativa diminuzione del pescato.
3) Il cormorano è una specie autoctona, a valenza naturalistica positiva, ed è indicato dalla Legge 157 quale specie protetta oltre ad essere tutelato dalla Convenzione di Berna ed incluso a tutt’oggi tra gli uccelli nidificanti della “Lista rossa” dei Vertebrati italiani che comprende le specie meritevoli di salvaguardia. Il suo aumento numerico di questi ultimi anni non è altro che il risultato positivo delle strategie di conservazione attuate in passato. La sua uccisione è possibile esclusivamente “in deroga” alle direttive comunitarie, ma questo dev’essere tutt’al più un provvedimento straordinario e non certo sistematico. Il continuo ricorso allo stratagemma dei “prelievi in deroga” per consentire l’abbattimento di specie protette (come il cormorano e molte altre) di cui fa uso l’Italia, ed in particolare la Regione Lombardia, sarà infatti oggetto, a breve, di multe salatissime che dovremo pagare alla Comunità Europea. E’ bene che tutti sappiano che queste inutili “regalie” concesse al mondo venatorio finiscono per gravare sui contribuenti.
In definitiva le associazioni scriventi chiedono che si metta fine una volta per tutte ad una gestione faunistica improntata agli abbattimenti, rimedio sovente peggiore del male, per far spazio ad una nuova cultura più rispettosa dell’ambiente, della natura e della vita animale. In particolare chiediamo che la valorizzazione del patrimonio ittico sia perseguita con miglioramenti ambientali e non con l’uccisione di fauna protetta, azione che, come detto, finisce per pesare sulle tasche di tutti i cittadini.
Vi ringraziamo per l’attenzione e Vi porgiamo cordiali saluti.
LAC Sezione Lombardia
Legambiente Coordinamento Provinciale Varese
Oipa Italia Sezione Varese e Provincia
LIPU Ufficio Regionale Lombardia e Piemonte
Alleghiamo un fumetto realizzato da Isabella Dalla Vecchia dell’Oipa Italia per la LAC in occasione della campagna svolta nelle province della Lombardia che hanno attuato piani di abbattimento degli uccelli ittiofagi.
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