I sì e i no della lista civica “Malnate viva”
Sabato 14 aprile i candidati della lista incontreranno i cittadini
Sabato 14 aprile, alle ore 10 e 30, nella sala superiore della pasticceria Sartorelli a Malnate la lista civica “Malnate viva” che parteciperà alle prossime elezioni comunali incontrerà gli elettori. «Siamo un gruppo di persone, per lo più giovani, con una nutrita presenza femminile, che – ad eccezione del candidato sindaco Raffaele Bernasconi e di Dino Trezza, attuale Presidente della Pro Loco – non hanno mai operato all’interno dell’Amministrazione civica e , anche per questo motivo, credono di rappresentare la vera novità per Malnate» scrivono i garanti della lista civica.
(foto sopra: il candidato sindaco Raffaele Bernasconi)
Il programma della lista poggia su due presupposti: «Da una parte l’ “attaccamento” alla nostra Malnate, dall’altra la consapevolezza che c’è la necessità di imprimere una svolta nella gestione del Comune. Sulla base di questi diremo dei sì e dei no: sì a una Malnate “nuova”, rinnovata sotto il profilo territoriale e ambientale, rivedendo, perciò, radicalmente le attuali previsioni urbanistiche e di piano; no a ulteriore cemento e sì, invece, a oculati incentivi per il recupero, le ristrutturazioni, il risparmio energetico, le nuove tecnologie eco-compatibili; sì al recupero della Folla di Malnate, nella salvaguardia dei legittimi diritti “privati” ma con un consistente “guadagno” per il “pubblico”; no a cementificare la cava Cattaneo che deve essere recuperata come zona verde/filtro tra Malnate e San Salvatore; sì a una nuova concezione del “centro” e delle frazioni, per una maggiore vivibilità, creando un arredo urbano (oggi mancante) che renda belle e percorribili anche le nostre piazze e strade, con un’illuminazione diversa e “risparmiosa”; no al degrado, alle mancate/insufficienti manutenzioni (del patrimonio e del verde) e sì alla pulizia di strade e marciapiedi, del patrimonio boschivo; sì allo sport (e anche alla piscina, che non dovrà gravare però necessariamente ed esclusivamente sulle casse comunali) ed ai giovani; con maggiori attenzioni e aiuti concreti agli anziani ed ai più bisognosi; sì a una “cultura” diffusa, che sia espressione delle nostre radici e, al contempo, delle “nuove” culture del mondo (di cui Malnate è una piccola parte!); sì ad un rinnovato diritto allo studio, a più fecondi rapporti con la scuola, a moderne modalità educative ed integrative, al potenziamento dell’offerta assistenziale per le famiglie; sì ad una effettiva sicurezza nelle strade e nelle case, di giorno e anche di notte; sì alla partecipazione dei cittadini, alle loro forme associative, alla consultazione ed al confronto, per favorire la crescita del senso civico; sì ad una riduzione equitativa delle imposte locali, in considerazione del reddito e delle condizioni sociali; sì alla trasparenza degli atti e dei comportamenti; no ai conflitti d’interesse e alla difesa dei privilegi; sì a sperimentare nuovi “tempi per la città”, al fine di favorire l’accesso ai servizi pubblici e privati delle tante persone che lavorano».
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