L’Automobile Club d’Italia a salvaguardia della sicurezza stradale
Il progetto "Obiettivo 2010 un traguardo per la vita" propone una petizione che sensibilizzi il nostro Governo sul tema della mortalità stradale. Un milione e duecentomila i morti ogni anno sul nostro pianeta
Si avvicina a grandi passi la Settimana Mondiale per la Sicurezza Stradale, in programma dal 23 al 29 aprile 2007. E proprio in occasione di questo fondamentale appuntamento, volto a sensibilizzare l’opinione pubblica (e non solo) sul tema dell’incidentalità stradale, l’Automobile Club d’Italia lancia il progetto “Obiettivo 2010 un traguardo per la vita”: una petizione che impegni il nostro Governo, e di riflesso gli Organismi Internazionali come ONU e G8, ad adottare misure efficaci contro uno dei fenomeni più critici nel nostro pianeta.
Ogni anno le strade del nostro pianeta rappresentano il capolinea per un milione e duecentomila persone, mentre la quota dei feriti supera i 50 milioni. Cifre spaventose, che riguardano anche il nostro Paese e il Varesotto: più di 5000 morti in Italia nel 2005, anno in cui a Varese e provincia hanno perso la vita 55 persone (con 4000 feriti), tanto da indurre l’Automobile Club Varese a riprendere l’iniziativa nazionale anche a livello locale.
La raccolta firme è stata lanciata dall’ACI in seguito al progetto “Make Road Safe – Strade Sicure”, una campagna organizzata dalla FIA Foundation (Federazione Internazionale dell’Automobile). Obiettivo quello di raccogliere un milione di firme, da inviare poi al Segretario Nazionale delle Nazioni Unite in occasione dell’Assemblea Generale, prevista per il prossimo novembre, ma lo scopo ultimo è un altro: ridurre del 50% le vittime sulla strada entro il 2010.
Secondo i dati raccolti dall’Automobile Club d’Italia il 30% degli incidenti si registra nei primi tre anni dal conseguimento della patente, una triste realtà che impone l’obbligo di introdurre un corso di guida sicura per formare al meglio i nuovi automobilisti. Ma è necessario formare i giovani già a partire dalle scuole, in modo da diffondere una “cultura della sicurezza stradale” fondamentale per qualsiasi percorso educativo.
A livello internazionale il progetto “Make Road Safe” chiede ai responsabili delle Nazioni Unite di supportare un piano d’azione decennale (del valore di 300 milioni di dollari) per migliorare la sicurezza stradale nei paesi in via di sviluppo, oltre ad appoggiare l’idea riguardante l’organizzazione di un Summit interministeriale mondiale che concordi azioni politiche volte a contrastare le morti sulle strade del terzo mondo.
Ma non è finita qui: si chiederà anche alla Banca Mondiale e agli altri enti erogatori di garantire che il 10% degli stanziamenti per lo sviluppo delle infrastrutture stradali sia destinato alla sicurezza, stessa percentuale richiesta dall’ACI al Governo Italiano.
Sono tanti i passi che da qui in avanti si dovranno fare per ridurre le tremende cifre di mortalità stradale: la volontà a livello nazionale ed internazionale già c’è, si spera che anche i Governi e gli Organismi internazionali facciano altrettanto.
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