A Terra Madre 2008 con i delegati varesini
Giovedì si apre la grande rassegna voluta da Slow Food. Il nostro territorio sarà rappresentato da produttori, accademici e cuochi che prenderanno parte ai "Laboratori della Terra"
Si apre giovedì a Torino, nel grande spazio del Lingotto, l’edizione 2008 di Terra Madre, la grande rassegna biennale inventata da Slow Food che chiama a raccolta migliaia di agricoltori, allevatori, pescatori di tutto il mondo in contemporanea al Salone del Gusto.
Un appuntamento affascinante, che quest’anno ha anche un gradito risvolto varesino. Ai lavori parteciperà infatti anche una nutrita delegazione di casa nostra che comprende tutte le diverse figure lavorative che compongono il variegato mondo di terra madre. Ci sarà Albino Gatta, il promotore della Comunità del cibo dei formaggi di capra di Monteviasco, il coordinatore della stessa Ivan Rovetta che è pure il fiduciario della condotta varesina di Slow Food. Con loro Moreno Tosi, ristoratore e insegnante del Centro di formazione professionale di Luino, inserito nel gruppo dei "cuochi di Terra Madre". Nel gruppo dei giovani produttori ci sarà invece Federica Baj (che è anche un’apprezzata giornalista) la quale con la sua famiglia coltiva gli asparagi di Cantello. Non mancheranno anche due accademici, il professor Ezio Vaccari dell’Università dell’Insubria di Varese e don Luca Violoni, rettore del Collegio De Filippi.
Infine dovrebbe partecipare anche Giuseppe Del Torchio, pescatore di Travedona che sta studiando il modo migliore per conservare in scatola i propri prodotti utilizzando le medesime confezioni delle pesche di Monate.
«A Torino – spiega Rovetta – il Varesotto porta tutte quelle componenti che formano la "cultura materiale" del cibo, dai chi produce a chi cucina, passando per coloro, e cioé gli accademici, che si incaricano di riscoprire, mantenere intatta e divulgare la cultura del territorio». La delegazione varesina, così come l’attività della comunità del cibo di Monteviasco, ha però dovuto fare tutto in piena autonomia. «Mi stupisco del fatto che nessuna istituzione ci abbia aiutato – prosegue Rovetta – anche perché la nostra presenza a Terra Madre è un veicolo importante e gratuito per parlare della provincia e dei produttori. L’augurio che ci facciamo è che da questa esperienza nasca ancor più interesse verso queste tematiche anche da parte istituzionale».
Terra Madre si apre con una grande cerimonia di inaugurazione al Palasport Olimpico Isozaki alle 15 di giovedì 23, che prevede la sfilata di tutte le delegazioni presenti. Il venerdì sarà dedicato agli incontri regionali (ovvero continentali) su diversi temi, mentre sabato e domenica si terranno gli attesi "Laboratori della Terra" aperti al pubblico. Qui si svilupperanno una serie di temi già toccati dai forum online di Terra Madre e comprenderanno gli interventi dei delegati provenienti da tutto il mondo. Un programma ricchissimo che si concluderà con la cerimonia di chiusura, sempre al PalaIsozaki.
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