Disoccupazione record, si ritorna al 1977

Dopo le turbolenze finanziarie e le notizie sulle chiusure della aziende un po' dappertutto è il dato che riguarda i posti di lavoro a riportare drammaticamente l'attenzione sull'economia reale

Dopo le turbolenze finanziarie e le notizie sulle chiusure della aziende un po’ dappertutto è il dato che riguarda l’occupazione a riportare drammaticamente l’attenzione sull’economia reale.
Con il tasso di disoccupazione trimestrale in Italia che ha raggiunto il 12,8%, il nostro paese raggiunge un record negativo che non toccava dal 1977.
Con un dato in crescita di 1,8 punti percentuali rispetto a un anno prima, rilevato dall’Istat in base a dati non destagionalizzati, l’Italia vede in crescita sia la disoccupazione maschile che quella femminile per u totale di 3 milioni 83 mila.
Drammatico anche il dato che riguarda la disoccupazione giovanile: tra i 15-24enni le persone in cerca di lavoro sono 656 mila e rappresentano il 10,9% della popolazione in questa fascia d’età. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, ovvero l’incidenza dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, è pari al 40,5%, in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 5,9 punti nel confronto tendenziale.

Il bollettino Istat:

Occupati e disoccupati
Nel primo trimestre 2013 si accentua la diminuzione su base annua del numero di occupati (-1,8%, pari a -410.000 unità). La riduzione degli uomini (-2,5%, pari a -329.000 unità) si associa a quella delle donne (-0,9%, pari a -81.000 unità). Al persistente calo degli occupati più giovani e dei 35-49enni (rispettivamente -421.000 e -220 mila unità) continua a contrapporsi la crescita degli occupati con almeno 50 anni (+231 mila).
La riduzione tendenziale dell’occupazione italiana (-492.000 unità) si accompagna alla crescita di quella straniera (82.000 unità). In confronto al primo trimestre 2012, tuttavia, il tasso di occupazione degli italiani segnala una riduzione di 1,0 punti percentuali e quello degli stranieri di -1,4 punti.
Nell’industria in senso stretto prosegue la flessione dell’occupazione, con un calo tendenziale del 2,5% (-116.000 unità), concentrato nelle imprese di media e grande dimensione; si accentua la contrazione di occupati nelle costruzioni (-11,4%, pari a -202.000 unità). Dopo la tenuta dei trimestri precedenti, l’occupazione si riduce anche nel terziario (-0,4%, pari a -60.000 unità), interessando quasi esclusivamente gli indipendenti.
Non si arresta il calo degli occupati a tempo pieno (-3,4%, pari a -645.000 unità rispetto al primo trimestre 2012), che in circa metà dei casi riguarda i dipendenti a tempo indeterminato (-2,8%, pari a -347.000 unità). Gli occupati a tempo parziale continuano ad aumentare in misura sostenuta (6,2%, pari a +235.000 unità), ma la crescita riguarda esclusivamente il part time involontario.
Torna a calare anche il lavoro a termine (-3,1%, pari a -69.000 mila unità), cui si accompagna la diminuzione per il secondo trimestre consecutivo dei collaboratori (-10,4%, pari a -45.000 unità).
Il numero dei disoccupati, pari a 3.276.000, è in ulteriore forte aumento su base tendenziale (17,0%, pari a +475.000 unità). L’incremento, diffuso su tutto il territorio nazionale, interessa in oltre sei casi su dieci le persone con almeno 35 anni. Il 55,2% dei disoccupati cerca lavoro da un anno o più.
Il tasso di disoccupazione trimestrale è pari al 12,8%, in crescita di 1,8 punti percentuali rispetto a un anno prima; per gli uomini l’indicatore passa dal 10,0% del primo trimestre 2012 all’attuale 11,9%; per le donne dal 12,2% al 13,9%. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni sale al 41,9% (6,0 punti percentuali in più nel raffronto tendenziale), con un picco del 52,8% per le giovani donne del Mezzogiorno.
Si riduce la popolazione inattiva (-0,8%, pari a -114.000 unità), principalmente a motivo della discesa di quanti non cercano e non sono disponibili a lavorare. Il calo riguarda le donne in tutte le classi di età e gli uomini solo tra 55 e 64 anni.

Occupati e disoccupati (dati provvisori)
Ad aprile 2013 gli occupati sono 22 milioni 596 mila, in calo dello 0,1% rispetto a marzo (-18 mila unità) e dell’1,6% su base annua (-373 mila unità).
Il tasso di occupazione è pari al 56,0%, in calo di 0,1 punti percentuali nel confronto congiunturale e di 0,9 punti rispetto a dodici mesi prima.
Il numero di disoccupati, pari a 3 milioni 83 mila, aumenta dello 0,7% rispetto a marzo (+23 mila unità). Su base annua si registra una crescita del 13,8% (+373 mila unità). La crescita della disoccupazione riguarda sia la componente maschile sia quella femminile.
Il tasso di disoccupazione si attesta al 12,0%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto a marzo e di 1,5 punti nei dodici mesi.
Tra i 15-24enni le persone in cerca di lavoro sono 656 mila e rappresentano il 10,9% della popolazione in questa fascia d’età. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, ovvero l’incidenza dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, è pari al 40,5%, in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 5,9 punti nel confronto tendenziale.
Il numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni aumenta dello 0,2% rispetto al mese precedente (+25mila unità). Il tasso di inattività si attesta al 36,2%, in aumento di 0,1 punti percentuali nel confronto congiunturale e in diminuzione di 0,1 punti su base annua.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 31 Maggio 2013
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