Melazzini: “La Regione farà di tutto per il rilancio del gruppo Gallazzi “
L'assessore regionale alle Attività produttive, ricerca e innovazione interviene sulla vicenda del gruppo industriale. «Metteremo a disposizione del nuovo investitore tutti gli strumenti previsti dalla Legge "Impresa Lombardia"»
L’assessore regionale alle Attività produttive, ricerca e innovazione, Mario Melazzini, interviene sulla questione del Gruppo Gallazzi, azienda che produce e commercializza resine sintetiche e materiale plastico negli stabilimenti di Tradate e Gallarate, dove impiega 210 dipendenti, in amministrazione straordinaria dal 2 ottobre scorso. «Continueremo a seguire da vicino l’evolversi della situazione del Gruppo Gallazzi – ha detto Melazzini in consiglio regionale – per assicurarci che vengano messe in campo tutte le forze necessarie per garantire la rapida cessione della società ad un investitore che sia in grado di consolidare e ulteriormente rilanciare l’attività produttiva».
L’assessore ha ribadito inoltre la volontà della Regione di contribuire con tutti gli strumenti a disposizione per accrescere la competitività del gruppo e garantire gli attuali livelli occupazionali e puntare nel futuro al loro incremento, mettendo a disposizione del nuovo investitore tutti gli strumenti previsti dalla Legge "Impresa Lombardia"».
Al momento ci sono due multinazionali interessate all’acquisto del gruppo Gallazzi, ma le procedure di vendita hanno risentito di una serie di problemi, con conseguente allungamento dei tempi, con il rischio di perdere fornitori, clienti e quote di mercato.
«Nell’incontro del 20 gennaio al Mise (Ministero per lo sviluppo economico, ndr) a cui la Regione ha presenziato attraverso Arifl (Agenzia regionale per l’istruzione la formazione e il lavoro, ndr) e la delegazione di Roma – ha riferito Melazzini – il viceministro De Vincenzi ha chiarito in modo netto che è intenzione del ministero chiudere al più presto, aggiudicando la gara al miglior offerente che garantisca maggior prospettiva occupazionale. Occorre tuttavia cautela e grande attenzione per non inficiare la gara ed evitare ricorsi che potrebbero invalidarla e vanificare gli sforzi fatti».
Un nuovo incontro al Mise è stato fissato per il 5 febbraio prossimo.
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