Pagare le tasse lavorando: al via il “baratto amministrativo”

Il baratto amministrativo in città inizierà in via sperimentale e riguarderà sia i debiti accumulati in passato che le tasse dovute in futuro. Ecco come fare candidarsi

Tappare buche

Una piccola grande rivoluzione quella che nelle prossime settimane inizierà a Busto Arsizio con l’introduzione in via sperimentale del baratto amministrativo: i cittadini potranno così chiedere di pagare le imposte comunali svolgendo lavori utili per la città.

COME FUNZIONA – In base ad una legge del 2014 i comuni possono definire le condizioni per la realizzazione di interventi sui progetti più vari, definendo riduzioni o esenzioni di tributi inerenti al tipo di attività posta in essere. Le azioni possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze, strade o anche interventi di decoro urbano, di recupero e riuso. Interventi la cui finalità dev’essere di interesse generale, riguardare aree e beni immobili inutilizzati o valorizzare una limitata zona del territorio. In cambio del suo lavoro il cittadino può chiedere un baratto: la riduzione o l’esenzione per i futuri tributi comunali oppure potrà saldare debiti in materia di entrate patrimoniali, che non riguardino però tributi.

A CHI SI RIVOLGE – La fase sperimentale del progetto durerà per tutto il 2016 e potranno accedervi persone maggiorenni, residenti a Busto Arsizio e con cittadinanza italiana che non abbiano ricevuto condanne penali. Le richieste potranno essere inoltrate anche da gruppi o associazioni riconosciute e saranno valutate dallo Sportello del cittadino, della famiglia e delle imprese”.

COME CANDIDARSI – Ci sarà tempo fino al 22 gennaio 2016 per presentare la propria candidatura per la fase sperimentale del progetto. Chi fosse interessato compilare il modulo (disponibile cliccando qui) e consegnandolo all’ufficio protocollo o inviandolo all’indirizzo protocollo@comune.bustoarsizio.va.legalmail.it. Tutti i dettagli dell’iniziativa si possono leggere cliccando qui.

Marco Corso
marco.corso@varesenews.it

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Pubblicato il 22 Dicembre 2015
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