“Ridateci il nostro ufficio postale”
I cittadini di Cazzago Brabbia e Inarzo si sono mobilitati con una raccolta firme per far tornare a pieno regime l'ufficio che serve i due paesi

Una raccolta di firme per chiedere di far tornare a pieno regime l’ufficio postale del paese. La razionalizzazione del servizio avviata lo scorso anno da Poste Italiane (qui trovate l’articolo con l’elenco degli uffici chiusi) ha creato non pochi problemi nei piccoli comuni, dove per pagare un bollettino o spedire una raccomandata oggi occorre spostarsi in un paese accanto.
A farne le spese sono soprattutto gli anziani che spesso non hanno i mezzi per muoversi.
Ecco perché a Cazzago Brabbia e Inarzo i cittadini si sono mobilitati.
“Questa iniziativa è volta a ripristinare il completo servizio settimanale dell’ufficio postale di Cazzago Brabbia – Inarzo.
L’aver ridotto il servizio a soli tre giorni settimanali ha causato un forte disagio ai cazzaghesi e agli abitanti di Inarzo.
Facciamo notare ai dirigenti responsabili delle Poste Italiane che la riduzione dei giorni di apertura e il conseguente affollamento dell’ufficio ha creato seri problemi agli utenti in particolare le persone anziane che hanno difficoltà a reperire mezzi per spostarsi in altre sedi sono costrette a sottostare a lunghe code e difficoltà per le scadenze di pagamento.
Invitiamo gli utenti interessati a cooperare appoggiando l’iniziativa con la loro firma. La raccolta delle firme ha la durata di 60 giorni”
L’ufficio postale di Cazzago è aperto il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle 8.20 alle 13.45, negli altri giorni è chiuso e le Poste più vicine sono a Bodio Lomnago o a Travedona Monate. Insomma non proprio dietro l’angolo.
La raccolta firme è cominciata a fine gennaio, non resta che attendere di contare in quanti aderiranno all’appello e soprattutto se qualcuno ascolterà la loro richiesta.
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