Arriva la rotonda a fette: “Risparmiamo e sperimentiamo”

Il nuovo sistema verrà sperimentato nei prossimi mesi in città e permetterà di risparmiare decine di migliaia di euro nella costruzione delle rotonde. Ecco come funziona

La nuova rotonda "a fette"

E’ una specie di grossa pizza: fette di ferro che si incastrano una nell’altra, in cerchio. E’ questa l’idea che potrebbe rivoluzionare (di nuovo) il modo di costruire rotonde in città, risparmiando decine di migliaia di euro.

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Le “rotonde a fette” arrivano a Busto Arsizio 4 di 9

E’ stato l’assessore Alberto Riva a presentare -con tanto di modellino- la nuova metodologia «che si basa su grandi lastre di lamiera tagliate con il laser e posizionate dove è necessario». Niente più scavi, niente più spostamento di tubature o cavi ma molto più semplicemente «i pezzi vengono montati sul posto, appoggiandoli direttamente sull’asfalto e possono essere tranquillamente ricoperti di terra per diventare aiuole». Una sperimentazione che «non solo permetterà di realizzare questi lavori in tempi brevi ma che ci farà risparmiare un sacco di soldi».

Sono infatti anni che la città sperimenta nuove soluzioni per rendere più economiche le rotonde. Si iniziò con i new jersey di plastica bianca e rossa, una soluzione certamente low cost e temporanea, ma esteticamente terribile. Con il tempo alcune di queste rotatorie divennero definitive con i metodi classici mentre in un altro caso si sperimentò la plastica riciclata. La rotatoria di Piazza Don Ballabio, alle spalle della chiesa di Borsano, venne infatti modificata usando moduli mobili di gomma ricavati da vecchi pneumatici con un costo complessivo di circa 40.000 euro. Ora, invece, secondo le stime dell’assessore Riva la nuova metodologia potrebbe dimezzare ulteriormente quella cifra.

La prima rotonda in città che sperimenterà la nuova tecnica sarà quella dei Tre Ponti, dove da anni sono i new jersey di plastica e i panettoni di cemento a regolare la viabilità. Ma se il sistema dovesse funzionare non è da escludere che Palazzo Gilardoni chieda che il sistema venga utilizzato anche lungo il viale della Gloria dove è prevista una rotonda “classica” dal costo complessivo di 340.000 euro che si dovrebbe realizzare nell’ambito della costruzione della Coop nell’area dell’ex Calzaturificio Borri.

Marco Corso
marco.corso@varesenews.it

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Pubblicato il 13 Settembre 2016
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