Openjobmetis in caduta libera: a Ventspils altro crollo

Varese sotto dal primo all'ultimo minuto anche sul campo dei lettoni senza mai lottare: alla fine è -25 (91-66)

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Il Figuraccificio Varese non chiude i battenti, anzi, regala alla platea una delle sue specialità di questo scorcio di stagione da dimenticare. La Openjobmetis concede il bis sul Baltico, e dopo i 34 punti di scarto raccolti a Klaipeda ne prende altri 25 sul parquet di Ventspils, perdendo 91-66 nella quarta partita della fase a gironi di Champions League.

Mai in partita la squadra di Moretti, se non per il tempo necessario ai gialloblu di casa di scaldare il motore: -8 alla prima pausa, – 17 alla seconda con 55 punti sul groppone all’intervallo a causa di una difesa di livello imbarazzante, pronta ad aprirsi a ogni minima forzatura. Un crollo poi solo rimandato al quarto periodo (sfuriata di Eyenga nel terzo) e diventato ancora una volta realtà per una squadra che, evidentemente, non è più tale. O forse non lo è mai stata. E che a questo punto dev’essere oggetto di qualche intervento da parte della dirigenza, quello che non è mai arrivato dopo Pistoia (avevamo invocato, almeno, un po’ di severità): mano leggera che non è servita, visto che la serie nera si è allungata ancora.

Cosa fare, non lo sappiamo, perché quello del dirigente non è il nostro mestiere. Però è impensabile continuare a vedere Maynor pascolare per il campo senza nemmeno un pizzico di amor proprio davanti a un Deane (sì, quel Deane già reietto a Varese) che pare Spanoulis, non solo per la barba. Il play però è forse solo la punta dell’iceberg, perché le prove sotto tono sono diffuse (che dire di Campani e Cavaliero, questa sera?) e danno l’impressione che sotto accusa, da parte dei giocatori, ci sia soprattutto Moretti. Che ci mette del suo (emblematica a inizio ripresa la sostituzione di un Eyenga da 6 punti in 1′ per aver perso Kuksiks in difesa…) e che pare sia in rotta di collisione con diversi uomini, fors’anche con la dirigenza. E all’orizzonte si profila una partita, quella di Pesaro in campionato, che alla vigilia pare avere tutte le caratteristiche per diventare il luogo della sepoltura di questa versione della Openjobmetis.

PALLA A DUE – Trasferta fredda, con il termometro anche sottozero, per la OJM che si presenta sul Baltico senza OD Anosike, rimasto a Varese per i problemi non gravi alla schiena. Senza di lui Moretti inizia la partita con Campani in quintetto accanto a Kangur. Resta quindi lettera morta la speranza di vedere subito Maynor-Pelle in campo, situazione che si proporrà raramente più avanti.

LA PARTITA – Avvio pimpante su ambo i fronti: Kangur (tripla) ricuce il primo strappetto, poi Melvin Johnson torna a farsi sentire dopo alcune partite apatiche e segna 7 punti. Ma l’ultima azione consegna a Kuksiks, perso dalla difesa, la palla trasformata nella bomba del 27-19.
Il secondo periodo è forse il peggiore per la mollezza dei biancorossi: Pelle si rovina con le sue mani con il terzo e il quarto fallo (toglierlo subito no?) e senza di lui Ventspils domina sotto i tabelloni con Zakis. Ma la cosa peggiore è la (non) difesa biancorossa, fatta a pezzi ogni volta da Janicenoks e soci: due triple consecutive nel finale valgono il 55-38 della pausa lunga, senza scusanti per Varese.

Eyenga, apatico per 20′, prova a dare la scossa al rientro con 6 punti in un amen prima di finire in panchina, catechizzato per la difesa (come se gli altri abbiano fatto meglio). L’ala trova comunque un alleato in Avramovic, così almeno in questo periodo c’è un pizzico di biancorosso in campo, con il vantaggio lettone che si riduce, seppure di poco (68-54).

IL FINALE – Ma è inutile sperare in un’inversione di tendenza: Moretti perde definitivamente Pelle per falli e l’area torna a essere prateria per il Ventspils, nel quale Deane continua a martellare (4/4 da 3) al pari di uno Skele che chiuderà a quota 18 punti. E Varese? Torna a non pervenire, nonostante le girandole di cambi: la Openjobmetis non esaurisce neppure i falli del bonus, tanto che non ci crede. E il 91-66 del 40′, oltre a essere il massimo svantaggio (neppure il moto d’orgoglio) è pure il giusto prezzo da pagare per un’esibizione simile.

BK VENTSPILS – OPENJOBMETIS VARESE 91-66 (27-19, 55-38; 68-54)

VENTSPILS: Deane 16 (2-8, 4-4), Ziedins 2 (1-1, 0-2), Lomasz, Mbodj 2 (1-2), Janicenoks 13 (3-3, 2-4), Ate 3 (0-1, 1-2), Skele 18 (5-9, 2-2), Zakis 13 (5-8, 0-2), Kuksiks 8 (1-2, 2-2), Campbell 7 (1-3, 1-1). Ne: Leimanis, All. Muznieks.
VARESE: Maynor 4 (1-3, 0-3), Avramovic 11 (4-6, 1-1), Pelle 5 (1-2), Bulleri, Cavaliero 3 (0-2, 1-2), Campani 6 (2-8, 0-1), Kangur 8 (1-3, 2-4), Canavesi, Ferrero 2 (0-3, 0-1), Eyenga 17 (7-12, 0-2), Johnson 10 (3-7, 1-6). All. Moretti.
ARBITRI: Glisic, Coelho, Cmikiewicz.
NOTE. Da 2: Ve 23-43, Va 19-46. Da 3: Ve 12-22, Va 5-18. Tl: Ve 9-18, Va 13-18. Rimbalzi: Ve 45 (11 off., Zakis 12), Va 30 (6 off., Maynor, Pelle, Eyenga 5). Assist: Ve 21 (Ziedins, Skele 5), Va 8 (Maynor, Cavaliero, Kangur 2). Perse: Ve 13 (5 con 2), Va 10 (Avramovic 4). Recuperate: Ve 9 (Deane 3), Va 8 (Maynor, Johnson 2). Usc. 5 falli: Pelle. 

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 09 Novembre 2016
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