Fontana nega il patrocinio al Gay Pride di Milano: “È divisivo”
Anche nel 2016 la Giunta del Comune di Varese presieduta da Fontana aveva respinto all’unanimità il patrocinio ma era periodo di campagna elettorale e il sindaco possibilista
Niente patrocinio regionale al Gay Pride del 30 giugno a Milano. Così come da sindaco aveva fatto per la stessa manifestazione a Varese il neo Governatore Attilio Fontana conferma la sua intenzione in un’intervista a Lettera43: “Non l’ho dato a Varese e non credo lo daremo nemmeno qui. Ma ne dobbiamo parlare con gli alleati”.
Secondo il governatore si tratterebbe di una manifestazione troppo “divisa”: “quando le manifestazioni sono divisive – ha risposto Fontana – non sono mai da sostenere. Io sono eterosessuale, ma non è che faccio una manifestazione per accreditare la mia eterosessualità”.
Di contro Fontana ha dichiarato che la manifestazione del Family day non è invece divisiva e riceverebbe l’appoggio regionale: “Tutti riconoscono il valore della famiglia. È nella Costituzione, è uno dei fondamenti della nostra civiltà”.
Nel 2016 la Giunta di centrodestra del Comune di Varese presieduta dal sindaco Fontana aveva respinto all’unanimità il patrocinio per il Gay Pride a Varese.
Allora l’argomento era stato ritenuto come argomento che non mette tutti d’accordo ma si era in piena campagna elettorale per le elezioni amministrative. Fontana aveva dichiarato: “Se fosse stato in un altro periodo si poteva anche accordare ma un argomento così divisivo in campagna elettorale non mi sembra il caso”.
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una scelta da medioevo che rischia di innescare le peggiori omofobie.
Il Gay pride e’ , soprattutto, un ricordo per i fatti dello Stonewall, un locale per gay Newyorchese e di quel che successe nel fine giugno del 1969.
Per questo la data ufficiale e’ il 28 giugno……
Questo comportamento e’ un danno di immagine per l’Italia…..
Posso capirlo nel’Islam ma non in occidente e tanto meno in Italia…….