Lo ziqqurat europeo e altre storie della Sardegna che non conosci
Lo ziqqurat è un edificio religioso che è caratteristico della regione della Mesopotamia, che corrisponde al Turkmenistan e all’altopiano iranico di oggi

Sono in pochi a sapere che il solo ziqqurat esistente sul territorio europeo si trova in Italia, e più precisamente in Sardegna. Ma che cos’è uno ziqqurat? Si tratta di un edificio religioso che è caratteristico della regione della Mesopotamia, che corrisponde al Turkmenistan e all’altopiano iranico di oggi. Un forte alone di mistero circonda questa struttura, risalente a 3mila o più anni fa, e ci si domanda che cosa ci faccia uno ziqqurat in Sardegna. La struttura si trova a breve distanza da Sassari: è il Tempio di Monte d’Accoddi e ha circa 5mila anni di storia. Secondo la tradizione, sarebbe stato fatto edificare da un principe sacerdote che era scappato dal Medio Oriente. Risale alla metà del secolo scorso la scoperta di questo tempio.
La città più antica d’Italia
Esplorando le offerte vacanze Sardegna si potrebbe organizzare un viaggio in questa Regione che non porti a visitare le mete classiche, ma a entrare in contatto con località meno note e molto più caratteristiche. È il caso per esempio di Sant’Antioco, un tempo nota con il nome di Sulki: ebbene, si tratta della più antica città di tutta Italia, almeno sul piano urbanistico. A fondare Sulki furono addirittura i Fenici, e il primato di antichità deriva dal ritrovamento di un’anfora antica che ha circa 2.800 anni di storia: un dato che ha confermato che si tratta di un insediamento più antico di quelli di Nora e Cagliari. Insomma, Roma non era ancora stata fondata e Sulki era già un punto di riferimento per gli scambi commerciali tra l’Occidente e l’Oriente. Sempre qui sono stati rinvenuti reperti archeologici come mehir, domus de janas e tombe dei giganti, che lasciano supporre la presenza di civiltà perfino più antiche.
Il mar Morto della Sardegna
Tutti noi sappiamo che tra la Giordania e Israele c’è il mar Morto. Eppure un mar Morto bagna anche la Sardegna, e più di preciso il territorio di Cabras, che fa parte della Penisola del Sinis – Mal di Ventre, un’area marina protetta. Su Siccu è il nome di questo angolo di spiaggia privo di onde e, proprio per questo motivo, ideale per un sicuro approdo delle imbarcazioni; ma soprattutto la località è perfetta per le famiglie con bambini. È vero che la spiaggia non offre servizi, ma chi ha voglia di rilassarsi venendo qui può esaudire i propri desideri, senza dover fare i conti con le fastidiose conseguenze e gli affollamenti tipici del turismo di massa.
I centenari di Perdasdefogu
Perdasdefogu è un paese della Sardegna in cui c’è 1 centenario ogni 222 abitanti: per questo motivo è stato indicato come il paese più longevo del mondo, un primato che è stato certificato anche dal Guinness World Record. Vale la pena di cogliere l’opportunità di visitare questo territorio, e più in generale le località che fanno parte della Zona Blu tra l’Ogliastra e la Barbagia.
I dialetti della Sardegna
Il sardo è solo uno dei dialetti che si parlano in Sardegna. Sull’isola di Carloforte, per esempio, è diffuso il tabarchino, che è conosciuto anche a Sant’Antioco. Ad Alghero, invece, il dialetto di riferimento è il catalano, mentre sull’isola de La Maddalena si parla il corso. Basta aprire un libro di storia per conoscere le origini di questo mix di dialetti; ad Alghero, per esempio, nel Trecento sono arrivati i catalani, mentre il tabarchino di Carloforte non è altro che una variante del dialetto genovese. Qui, infatti, a metà del XVI secolo giunsero coloni genovesi per pescare i tonni. Furono loro a fondare Carloforte due secoli più tardi.
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