11 Luglio ‘82: l’Italia torna Campione del Mondo di calcio dopo oltre quarant’anni
Tutto era cominciato malissimo, con gli Azzurri martoriati dalla stampa a seguito delle prime partite molto scialbe. Poi un repentino cambio di marcia. Chiave del torneo fu la partita col Brasile di Zico e Sócrates. Un’apoteosi per Paolo Rossi e Claudio Gentile.

L’Italia di Bearzot partì qualificandosi senza vittorie, con Perù, Polonia e Camerun, nel girone eliminatorio del mondiale, alimentando così le polemiche per l’esclusione dalla nazionale del superbomber Roberto Pruzzo e del centrocampista Evaristo Beccalossi. Offesa dal velenoso accanimento giornalistico, la squadra si chiuse allora in silenzio stampa: una mossa polemica che si rivelò infine vincente.
Il clou di tutto il torneo fu la partita giocata col Brasile del tecnico Telê Santana, memorabile per l’Italia, inferiore forse solo alla semifinale vinta 4-3 con la Germania ai mondiali del 1970. Il Brasile in questa sfida partiva nettamente favorito, perché aveva demolito 3-1 la nazionale Argentina di Maradona, per la verità già superata dagli Azzurri 2-1. Più ancora dei risultati ottenuti fino a quel momento il Brasile contava su una formazione dove militavano contemporaneamente alcuni tra i più luminosi talenti degli anni Ottanta.
Oggi conosciamo molto bene la fama di Diego Maradona, ma allora era discutibile che “el Pibe de Oro” fosse superiore a fenomeni calcistici come Zico (che militò poi nell’Udinese) e Sócrates, detto “taco de Díos” (poi nella Fiorentina). In quel Brasile giocavano anche altri calciatori di grande valore come Paulo Roberto Falcao e Toninho Cerezo (poi in Roma e Sampdoria). Era, questo Brasile, uno squadrone spaventoso al quale con l’Italia sarebbe bastato un pareggio per arrivare, forse, a vincere il mondiale in scioltezza. I nostri però, con un Paolo Rossi rinato per l’occasione che segnò tre reti e con un Claudio Gentile che dopo aver annullato Maradona imbrigliò anche Zico, si imposero sorprendentemente per 3-2, gettando le basi per un successo inaspettato ma completamente meritato.
Dopo il Brasile la strada per gli azzurri fu in discesa: superarono di slancio la Polonia in semifinale e, nonostante un rigore sbagliato nel primo tempo della finale da Antonio Cabrini, surclassarono la Germania per 3-1 portando a casa la coppa del mondo dopo oltre quattro decenni.
Scheda libro:
Francesco De Core – “Mondiali 1982, la rivincita” – Diarkos Editore – 2020
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