Arriva Ry Cooder ed il suo stile eclettico è straordinario
Il chitarrista californiano, di madre italiana, spazierà sempre tra musiche diverse.

Uno dei musicisti più interessanti della scena musicale americana è senz’altro Ry Cooder, che vedremo nei decenni successivi spaziare con intelligenza nelle musiche più disparate di tutto il mondo, con esiti anche di successo come il leggendario Buena Vista Social Club. Aveva iniziato come session man in tutte le “varianti della chitarra”, se così si può dire: dalla slide al banjo, al mandolino… oltre ovviamente ad essere un eccellente chitarrista. Questo suo talento lo aveva portato ad essere notato anche dai Rolling Stones, con i quali suonò in Let It Bleed e in Sticky Fingers, e dal 1970 iniziò una carriera solista che si dimostrò fra le più eclettiche. Musica americana fino al midollo, almeno in questa prima parte della carriera declina un po’ i temi del folk, del gospel e del blues, ma se vi aggiungo che uno dei brani è di Burt Bacharach e in un altro duetta col mitico pianista jazz Earl Hines, capite che la cosa migliore è ascoltarlo. Andremo avanti a seguirlo, ma Paradise and lunch, il suo quarto album, resta una delle sue cose migliori.
Curiosità: bambino precoce Ry, ma non sempre in positivo: a tre anni cominciava a suonare la chitarra; a quattro, riparando una macchinina, si infilò un coltello in un occhio. Da allora ha un occhio di vetro.
La rubrica 50 anni fa la musica
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