Recensioni negative dopo il summit dell’ultradestra, dal Teatro Condominio: “Noi semplici uscieri, apriamo le porte a chi lo chiede”
L’evento – organizzato da esponenti dell’ultradestra europea con posizioni apertamente razziste e xenofobe – ha scatenato forti reazioni politiche e civili, e anche il teatro è finito nel mirino

All’indomani del controverso Summit dell’ultradestra, ospitato sabato 17 maggio al Teatro Condominio Vittorio Gassman di Gallarate, non si placano le polemiche. L’evento – organizzato da esponenti dell’ultradestra europea con posizioni apertamente razziste e xenofobe – ha scatenato forti reazioni politiche e civili, e anche il teatro è finito nel mirino.
Nel weekend, sui social e nelle recensioni online (tra cui Google), si è registrata una raffica di commenti negativi e richieste di boicottaggio da parte di cittadini e utenti che hanno ritenuto inaccettabile che un luogo pubblico ospitasse un simile convegno. Le critiche si sono concentrate sulla presunta mancanza di vigilanza culturale da parte della gestione della sala, accusata di aver dato spazio a un raduno che ha promosso messaggi di odio.
La risposta dei gestori: “Siamo semplici uscieri, ci dissociamo”
In risposta al clamore mediatico e alle tante richieste di chiarimento, i gestori del teatro hanno finalmente deciso di rilasciare una comunicazione e hanno diffuso nella giornata di domenica un comunicato ufficiale per prendere posizione e cercare spiegare le modalità con cui è avvenuto l’affitto della sala.
«Noi come gestori privati del teatro ci occupiamo di organizzare la stagione teatrale, di fare affitti ai privati e alle associazioni e di aprire il teatro per quanto riguarda le date comunali», si legge nella nota. «In buona fede, e nella fretta con cui la richiesta è avvenuta, abbiamo quindi ingenuamente ospitato questo affitto come abbiamo sempre fatto e come, soprattutto, siamo tenuti a fare».
Nel comunicato, i responsabili del Condominio precisano che «negli anni abbiamo ospitato associazioni di qualunque tipo politico, senza che questo influisse o esprimesse la nostra ideologia». E ribadiscono il proprio distacco dalle idee promosse nel summit: «Vi assicuriamo che noi ci allontaniamo fortemente da ideali estremisti, infatti la stagione teatrale è sempre stata e sempre sarà priva di politica».
I gestori riconoscono la delicatezza del momento e non si sottraggono all’autocritica: «Avete dimostrato, giustamente, tanta sensibilità sull’argomento e noi, come gestori, vi ascoltiamo e siamo dispiaciuti per come siamo stati dipinti».
Rivendicano infine il loro compito operativo e la neutralità dell’attività artistica che curano: «Questo perché noi gestori siamo semplici uscieri e sta nel nostro lavoro aprire le porte a chi lo chiede, e che viene approvato», concludono. «Continueremo ad ospitare eventi di associazioni di qualunque orientamento, come siamo chiamati a fare, e senza che questo abbia peso sull’aspetto artistico».
Il messaggio completo
Di seguito il messaggio completo pubblicato sui social del teatro:
Buongiorno,
facciamo seguito alle numerose vostre richieste di una dichiarazione da parte nostra. Noi come gestori privati del teatro ci occupiamo di organizzare la stagione teatrale, di fare affitti ai privati e alle associazioni e di aprire il teatro per quanto riguarda le date comunali. In buona fede, e nella fretta con cui la richiesta è avvenuta, abbiamo quindi ingenuamente ospitato questo affitto come abbiamo sempre fatto e come, soprattutto, siamo tenuti a fare. Negli anni abbiamo ospitato associazioni di qualunque tipo politico, senza che questo influisse o esprimesse la nostra ideologia in tal senso. Questo perché noi gestori siamo semplici uscieri e sta nel nostro lavoro aprire le porte a chi lo chiede, e che viene approvato. Avete dimostrato, giustamente, tanta sensibilità sull’argomento e noi, come gestori, vi ascoltiamo e siamo dispiaciuti per come siamo stati dipinti. Vi assicuriamo che noi ci allontaniamo fortemente da ideali estremisti, infatti la stagione teatrale è sempre stata e sempre sarà priva di politica. Continueremo ad ospitare eventi di associazioni di qualunque orientamento, come siamo chiamati a fare, e senza che questo abbia peso sull’aspetto artistico.
Grazie per la vostra comprensione
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Ai “semplici usceri” del Teatro Condominio che “nella fretta con cui la richiesta è stata fatta hanno ingenuamente ospitato questo affitto” suggerirei di leggere che La banalità del male. Da questa lettura potrebbero imparare che per promuovere il male non si deve essere per forza malvagi ma essere semplicemente superficiali e inetti e andare dove tira il vento