Due scuole in una entro il 2003

Le famiglie di Santo Stefano contrarie all'accorpamento dei due plessi delle elementari, un'operazione necessaria per amministratori ed insegnanti.

Serpeggia il malcontento tra le famiglie di Santo Stefano che hanno figli alle elementari. Si è diffusa nei giorni scorsi la notizia che a partire dal prossimo settembre il comune intende accorpare gradualmente i due plessi, per arrivare nel 2003 con tutte le classi ospitate nell’edificio di via Risorgimento, ad Oggiona. Verrebbe quindi cancellata la "General Cantore" di Santo Stefano, mentre la "Cesare Battisti" di Oggiona, con i necessari interventi di ampliamento, diventerebbe l’unica scuola elementare del paese. Un’ipotesi che non piace ai residenti di Santo Stefano, perché si vedrebbero privare di un comodo servizio vicino casa e per gli immancabili disagi che ne deriverebbero. Nei giorni passati si sono susseguite affollate assemblee per discutere della questione. Che non è una novità assoluta. Già nel 1996 si era cominciato a parlare dell’accorpamento dei due plessi, su richiesta dei docenti per motivazioni didattiche. Ed anche allora il governo del sindaco Silvano Canaglia si era trovato di fronte ad un muro di oppositori. L’idea comunque non era stata del tutto abbandonata. Una specifica commissione aveva svolto uno studio, aggiornandolo successivamente alla luce delle leggi che si sono susseguite sull’assetto della scuola di base. Ora, il riordino dei nuovi cicli scolastici approvati lo scorso dicembre da Camera e Senato, prevede l’applicazione della legge a partire dall’anno 2001/2002 per gli alunni frequentanti le classi prime e seconde. Da qui la necessità di partire, proprio in settembre, con l’accorpamento dei plessi, poiché secondo la proiezioni della popolazione scolastica, non si potranno formare nei prossimi anni più di cinque classi per plesso, con le difficoltà organizzative per la formazione dei moduli che andrebbero a discapito della qualità del servizio. Insomma, "la riforma dei cicli rafforza la necessità di centralizzare le strutture", spiega l’assessore all’Istruzione Lidia Cattaneo. Oltretutto gli edifici scolastici avrebbero bisogno di parecchi interventi per uniformarli alle vigenti normative sulla sicurezza, con un investimento economico notevole se moltiplicato per due strutture. Oltretutto una sola scuola farebbe risparmiare sui costi di manutenzione. "La scelta della scuola di Oggiona in cui accogliere tutti gli alunni del comune è motivata -spiega il sindaco Sergio Risetti – dalla seguenti ragioni: l’edificio si trova in un’area che consente il necessario ampliamento, senza sacrificare gli spazi esterni per i momenti ricreativi della popolazione scolastica; all’esterno vi è spazio sufficiente per i parcheggi; si trova in una zona tranquilla, arretrato rispetto alla strada; si prevede di modificare l’accesso, per evitare l’ingresso nelle vicinanze di un incrocio; il plesso di Santo Stefano potrà essere utilizzato per altri servizi attualmente mancanti od ospitati in locali inadeguati, come l’ufficio postale." E per fugare ogni perplessità dei genitori, il comune assicura un servizio trasporto gratuito, al mattino ed al pomeriggio, per gli alunni che da Santo Stefano dovranno raggiungere la scuola di Oggiona. 

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Pubblicato il 29 Gennaio 2001
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