I bed and breakfast varesini, un sotterraneo successo turistico
molte richieste e una bella esperienza per i padroni di casa: la nuova formula turistica spiegata dalla presidentessa dell'associazione B&B Varese
Finalmente si è trovata in provincia la forma di accoglienza turistica giusta: presentati al pubblico il 30 novembre scorso, I bed and breakfast varesini già vanno "alla grande".
"In particolare, va così per quelli già operativi" precisa Cinzia Pedrani (nella foto), presidentessa della associazione B&B Varese e titolare del "Due noci" di Cardano al Campo "Che sono, oltre il mio, anche il "Casetta mia" di Cavaria e il "Bed and sail" di Cerro di Laveno. Da quando abbiamo cominciato l’attività, abbiamo avuto sempre richieste" Ma come è possibile che, con una pubblicizzazione a basso budget, tutto sommato "povera" – sito internet, depliant all’APT e la fiducia di qualche agenzia viaggi interessata alla loro documentazione – sia stato possibile andare a regime così in fretta? "Ci sono persone, specialmente stranieri, che conoscono molto bene il meccanismo del bed and breakfast, e appena hanno scoperto l’esistenza di casi simili anche qui, ne hanno subito approfittato: è il caso di Laveno, dove le richieste sono cominciate l’estate scorsa, ancora prima della presentazione ufficiale" E di italiani ce n’è? "Certo, è per esempio il mio caso. Di solito gli italiani arrivano ai nostri bed and breakfast perché chiedono una sistemazione dignitosa con costi bassi, oppure perché stanno viaggiando per affari e non vogliono l’atmosfera un po’ asettica di un albergo" Come si trovano in una formula a loro sconosciuta? "Beh, per alcuni non è sconosciuta: l’hanno magari sperimentata all’estero e si sono trovati bene. Per altri la situazione è un pò buffa, perchè non sanno molto cosa fare: domandano se devono portare le spugne o le lenzuola, o chiedono la mezza pensione…" Tanto per fugare dubbi residui, in un bed and breakfast è tutto già disponibile, come avviene in casa, ma – come dice proprio il termine inglese che li definisce – non prevedono altro che "Letto e colazione", lasciando liberi padroni di casa e ospiti durante il giorno. "La mia collega di Cavaria si è ritrovata a capodanno con una richiesta di Cenone: c’è stato un minimo di imbarazzo, poi è riuscita a prenotare ai suoi ospiti, una famiglia di Roma che veniva nella nostra zona a far visita ad un amico del figlio, un ristorante di quelli giusti. E loro si sono divertiti molto lo stesso". Quella di Cinzia Pedrani è una splendida casa colonica ristrutturata modernamente, grande, affascinante e con un bagno ad hoc per l’ospite: per una cifra che va dalle 60 alle 100mila lire, chi ci va può sentirsi miracolato, e non dubitiamo che un impiegato qui per un corso di alcuni mesi abbia prenotato la stanza, dopo la prima esperienza di quattro giorni, per tutto il periodo del corso. Il pensiero corre alle tante altre case e ville varesine grandi e belle ma sottoutilizzate: vuoi perchè i figli si sono sposati, vuoi perchè sono mancati alcun i degli abitanti, o per altri mille motivi. C’è di che accogliere migliaia di turisti, a colpi di una stanza o due per casa, e invece…. "C’è ancora un pò di ritrosia allo strumento del bed and breakfast da parte di chi dovrebbe dare la disponibilità della casa" spiega la Pedrani "Le resistenze maggiori le fanno ovviamente le donne sole, che non si sentono sicure nell’accogliere sconosciuti in casa. Ma si sentono problemi anche per il carico di lavoro che si pensa di avere in più, oppure semplicemente per i cambiamenti di ritmi di vita che temono che lo strumento imponga" E lei cosa risponde a queste perplessità? "C’è un’indicazione che vale per tutti: i bed and breakfast non sono alberghi, non bisogna comportarsi come un hotel. si può definire quali sono i periodi in cui si vogliono o non si vogliono ospiti, e persino che categoria di ospiti si desidera. Una delle mie prime esperienze italiane di B&B è stata a Bologna, presso una signora sola che accoglie solo donne, per sua scelta. Certo, chi sta nella zona del lago maggiore, dove sono tanti i turisti stranieri che chiedono d’estate questa formula, è più saggio per loro che diano una disponibilità per quel periodo. ma per il resto non ci sono limiti. Per quanto riguarda il carico di lavoro, non cambia niente rispetto al normale: quello che si doveva pulire prima in casa, si deve pulire anche con un ospite in più. Non è richiesto niente di diverso che la normale preoccupazione per la casa… Io, poi, sarò stata fortunata, ma ho trovato sempre ospiti gentili, con cui ci si sente subito in famiglia. E a cui fa piacere fornire i piccoli aiuti turistici di cui hanno bisogno. Per esempio, sto per avere dei clienti che vengono qui apposta per villa Panza, cosa mi consiglia di consigliare loro?" Insomma, quella dei bed and breakfast sembra una buona esperienza sia per gli ospiti che per gli ospitanti…."Per gli ospiti, sempre. Ma anche per gli ospitanti ci sono vantaggi, oltre ai soldini in più che ti entrano in casa, che magari non ci si aspetta: per esempio avere di tanto in tanto compagnia, o conoscere delle nuove persone. Vantaggi che sembrano evanescenti, ma che invece sono importanti umanamente prima ancora che economicamente". |
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