Muore a Malpensa: suicidio o disgrazia?

Si getta dalla rampa d'accesso della zona partenze. Il tragico gesto mentre la polizia gli controlla i documenti

Un nome, un cadavere sull’asfalto e un misterioso viaggio da Savona fino a Malpensa. E’ tutto quello che avevano in mano nel primo pomeriggio i funzionari della Polaria dell’hub, per capire perché F.B., 36 anni (classe 1964), savonese, o almeno così si é dichiarato, si sia gettato da quel viadotto del piano partenze. Dinamica e motivazioni della fuga ancora da chiarire fino in fondo. Suicidio? E’ l’ipotesi più accreditata ma non l’unica.

Secondo una prima ricostruzione tutto inizia intorno alle 14 e 30. Gli agenti in servizio notano un uomo, sulla trentina, che si aggira fuori dall’uscita 17 del piano partenze, il secondo piano dell’aeroporto. Lo osservano e decidono il controllo. Un’operazione di rito, a Malpensa, crocevia di traffici di ogni tipo. Gli agenti lo chiamano, gli chiedono i documenti e si fanno seguire all’interno dell’aerostazione. Lui consegna i documenti, cammina dietro a loro. Le porte a fotocellula si aprono, entrano nell’androne, si comunica alla sala radio le generalità. In un attimo l’uomo si gira e fugge. Corre fuori, attraversa le corsie di fronte al terminal, si avventa sul parapetto, lo scavalca e cade nel vuoto. Nella fuga urta alcuni viaggiatori. La scena ha dei testimoni.

Tredici metri in caduta libera, così, all’improvviso. Muore praticamente sul colpo. Sono le 14 e 35. Due minuti dopo la chiamata al 118,  la corsa dell’ambulanza, ma non c’é nulla da fare. Il corpo viene coperto da un telo verde. Si sentono i testimoni. Si fanno i primi controlli. Secondo un primo accertamento sembra che non dovesse prendere l’aereo. Il magistrato, il pm Loredana Giglio della procura della repubblica di Busto Arsizio, arriva nel pomeriggio. La scientifica ha appena terminato i rilievi. Il magistrato sale negli uffici della Polizia. Magistato e Polaria si muovono con estrema cautela, non aggiungono altri particolari, a quelli già tragici emersi finora.

Primo aggiornamento (16.30)
Si è gettato dal viadotto di fronte alla partenze del terminal uno a Malpensa. Era stato notato aggirarsi nervosamente lungo il parapetto che sovrasta il parcheggio dei taxi. Alcuni agenti della Polaria lo hanno avvicinato chiedendogli i documenti. L’uomo ha seguito gli agenti consegnando loro i documenti. 
Stava entrando nell’aeroporto dalla porta 17 insieme alla polizia quando, all’improvviso, ha voltato le spalle correndo verso il parapetto e lanciandosi nel vuoto. 
È morto sul colpo , dopo un volo di 13 metri. 
L’uomo, F.B. di 37 anni residente a Savona, non sembra, da un primo accertamento, che dovesse prendere l’aereo. 
Sulla vicenda indaga il magistrato di Busto Arsizio Loredana Giglio. 
Due le ipotesi che attualmente sono vengono avanzate per spiegare il tragico gesto: il suicidio o il tentativo di sfuggire ad un pericoloso controllo della polizia.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Gennaio 2001
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