Variante Prg, un altro rinvio

Incertezza sui numeri in aula, ma il documento viene ritirato per adeguamenti con la normativa regionale

Ancora un po’ di pazienza. I 126 punti della variante parziale al Prg non vanno all’esame del consiglio. La maggioranza, per voce dell’assessore all’urbanistica Morris Giani, ha giustificato il rinvio con la necessità di adeguare la manovra territoriale alla nuova legge regionale 4 bis sugli standard urbanistici. La Lega non scopre le sue carte al tavolo e dichiara passo. 

Il corposo documento ha avuto un lungo iter di gestazione. Iniziato nel 1995, si è protratto fino ad oggi, rimanendo "parziale" nonostante la massa di indicazioni contenute.
La votazione della variante crea qualche problema di numeri alla Lega Nord: alcuni consiglieri sono direttamente coinvolti dalle modifiche, e, secondo quanto si é appreso finora, lascerebbero l’aula al momento del voto. In questo modo, il testa a testa, tra Lega da una parte, Forza Italia, Ulivo e comunisti dall’altra, potrebbe giocarsi sul filo.

Sarà interessante sapere come si comporteranno gli azzurri. Per il capogruppo Massimo Trevisol, la variante, così com’é, non va bene. "Manca un disegno unitario a favore del territorio e poi sono state prese in considerazione solo alcune delle molte istanze presentate". Ma, fino al momento del voto, Forza Italia ha lasciato aperta una porta: "Se ritornerete con una variante più chiara e trasparente ne potremo discutere".

La sinistra, dal canto suo, é sul piede di guerra. La mancanza di un disegno generale e la lunga e incerta gestazione, sono le critiche che vengono mosse. Renato Pagnan (Pdci) ha anche chiesto l’azzeramento della variante. Quanto al rinvio, Francesco De Palo, ha contestato la decisione: "Vi mascherate dietro la legge ragionale, in realtà siete divisi al vostro interno". "E’ tutto sotto controllo" garantisce invece il sindaco Domenico Uslenghi, lasciando intendere che, dopo un po’ di maretta, i numeri siano tornati al posto giusto. "Noi ci siamo chiariti, é falso che qualcosa tra noi non funziona". Ha in mano il poker? La suspence rimane. I numeri sono tutti da verificare e di certo non sarà come bere un bicchier d’acqua scendere nell’arena e portare a casa il risultato. Questo per la battaglia politica. Tornando invece ai contenuti, il vero centro della questione, Uslenghi ha raccomandato all’assessore Giani di operare solo cambiamenti tecnici, lasciando invariato l’impianto progettuale che sta dietro ai disegni degli uffici comunali. E ha ribadito la sua convinzione nel documento. "Da questa variante si vede che vogliamo bene al territorio".

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Pubblicato il 25 Gennaio 2001
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