“Non sprecare il tuo tempo…, mettilo in banca!!!”
Presentato il convegno organizzato dalla Provincia di Varese per lanciare su tutto il territorio una preziosa iniziativa di volontariato: la banca del tempo
"Tutti abbiamo qualcosa da scambiare: ognuno di noi sa qualcosa, sa fare qualcosa ma non tutto." Questa è la filosofia che anima la Banca del Tempo, un’associazione senza scopo di lucro, il cui fine è quello di recuperare i "rapporti di buon vicinato": In una società schiava del tempo, dove l’indifferenza regna regina e la solidarietà sociale è una chimera, i volontari della banca del tempo vogliono ribaltare le regole del gioco. Per partecipare all’organizzazione non servono titoli, lauree o capacità strabilianti: basta aver voglia di mettere a disposizione le proprie capacità e le proprie esperienze, a qualcuno, sicuramente, serviranno. Porprio per far conoscere i pregi e il valore di questa iniziativa, il prossimo 6 aprile si svolgerà un convegno organizzato dalla Provincia di Varese. Sarà l’occasione per apprendere le esperienze già avviate con successo in altre province : da Milano, a Bologna a Padova, sino alle realtà più vicine come Gallarate, Saronno, Tradate. "Attualmente mancano all’appello i centri più grossi tipo Varese o Busto – commenta l’assessore alle politiche sociali della Provincia Hans Orlini – con questo convegno vogliamo sollecitare gli interventi da parte di enti locali. La Provincia, comunque, mette a disposizione le proprie conoscenze e le proprie competenze per avviare questo tipo di iniziativa." "Più che un convegno – continua Orlini – quella giornata vorrà essere un momento di lavoro: quanti vorranno e si dimostreranno disponibili potranno già avviare un tavolo di lavoro da cui coinvolgere la società civile che vorrà rendersi disponibile." Il tessuto sociale varesino si prospetta molto fiorente per recepire un messaggio di solidarietà di questo tipo: le associazioni di volontariato sono ben 1500 e tantissimi sono i volontari che le rendono vive. "Noi ci aspettiamo una robusta partecipazione soprattutto da parte degli enti locali che dovrebbero farsi promotori di quest’iniziativa." L’appuntamento, dunque, è per il sei aprile nell’aula magna dell’Università dell’Insubria. Sono invitati tutti coloro che vogliono recuperare uno spazio di aggregazione e relazione, rapporti di stima e fiducia, tutti quelli che credono nella forza della solidarietà e del mutuo aiuto, senza distinzione di età, ruolo sociale, e posizione sociale. L’unica condizione è quella di voler mettersi a disposizione della collettività per poterne anche godere i vantaggi. |
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