Un seminario per ripartire

Convegno a conclusione di un corso post-diploma per la formazione di operatori nel settore del restauro che il liceo artistico ha realizzato con l’E.N.A.I.P. di Busto Arsizio e con quello di Botticino

Incontro tra il mondo della scuola e il mondo del restauro. Un’occasione per approfondire, insieme, le possibili integrazioni e il modo di intervento tra un ambiente lavorativo e una scuola che prepara anche verso il mondo dei Beni Culturali.

Convegno nato a conclusione di un corso post-diploma che l’Istituto artistico cittadino ha portato avanti durante l’anno con l’E.N.A.I.P. di Busto Arsizio e con quello di Botticino (BR), per la formazione di operatori nel settore del restauro. Affrontare, insieme alla parte teorica, la parte più pratica, con operatori del settore, così come conoscere le tematiche e le operazioni di un cantiere di restauro è stata l’esperienza che ha sostanziato tutto l’iter del corso.

Presenti all’incontro, oltre al presidente degli ordini degli Architetti e degli Ingegneri anche il sovrintendente regionale ai beni architettonici Arch. Luca Rinaldi, il responsabile del patrimonio storico, artistico e architettonico della nostra Provincia, dot.ssa Castelli e il Dott. Pedercini direttore del Centro Regionale Enaip di Botticino (Istituto abilitato nel campo del restauro da oltre un ventennio dalla Regione Lombardia)

Al Convegno, coordinato dal prof: Marco Pozzi dell’Enaip di Busto e introdotto dal preside del Liceo Artistico Dott. Monteduro, hanno dato un ulteriore contributo al dibattitol’Arch. Serino dal punto di vista normativo e legislativo, mentre dal punto di vista più operativo e scientifico la restauratrice Rossi, l’Arch. Gasparoli e il Dott. Bonomi che hanno portato delle esperienze di cantiere e del ruolo delle imprese di conservazione e restauro con le numerose indagini scientifiche da condurre attorno ai manufatti artistici.

Due docenti del Liceo, la dott.ssa Angeleri e l’Arch. Clementi si sono occupati del problema relativo alla catalogazione e del disegno e rilievo dei manufatti.

Attrezzare operatori in questi settori, ha suggeriti l’arch. Rinaldi è un’operazione didattica sempre più sentita e ricercata anche per i nuovi ambiti di lavoro che aprono sui territori per la particolarità e la specificità di cui si occupano. In modo analogo devono essere perseguite tutte le necessarie normative legislative a tutela degli operatori del restauro ma anche a salvaguardia della funzionalità e dell’efficienza delle aziende che operano in questi settori a ricordato l’Arch. Gasparoli e la restauratrice Rossi. Sul tema del paesaggio con i suoi valori di salvaguardia si è intrattenuto l’Arch. Castiglioni e la dot.ssa Castelli la quale ha suggerito possibili percorsi operativi nella nostra provincia. Una provincia che nonostante abbia notevoli testimonianze artistico-architettoniche e faunistiche rimane schiacciata da una forzata e mal progettata industrializzazione. Ripercorrerla trovandovi dei temi "didattici" potrebbe essere per la scuola un modo di aprirsi al territori e alle comunità che l’abitano.

Una mattinata ricca di stimoli che ha messo sul tappeto sempre più possibili sinergie tra l’ambito scolastico e quello industriale e lavorativo aprendo la scuola al territorio e facendo si che il territorio possa trovare maggior udienza nella scuola.

A conclusione dei lavori studenti e operatori hanno potuto visitare, in alcuni spazi del Liceo, finalmente riutilizzati, una mostra allestita nell’occasione del corso e centrata sui lavori eseguiti dagli studenti. Attività che mette ben in evidenza l’esperienza svolta presso il Liceo Artistico e presso i laboratori della scuola di specializzazione regionale dell’Enaip di Botticino.

È questo l’aspetto, per vie generali, che è stato  tema conduttore del convegno di studi svoltosi nella mattinata di sabato 7 aprile nell’aula Magna del Liceo Artistico Statale. Tutti i relatori hanno messo in evidenza l’esigenza di attrezzare sempre di più le scuole con questi indirizzi di settore artistico- architettonico con adeguate conoscenze nel campo della conservazione e del restauro poiché appare sempre più evidente che il settore non può essere identificato solamente con quello relativo alle opere lapidee o alle tele. Il bene culturale, oggi, è dato da tutte quelle componenti che hanno affiancato il cammino dell’uomo anche nella sua quotidianità. Per cui settori come l’oreficeria, la tessitura, le carte stampate, l’oggettistica, oltre agli edifici architettonici, che hanno segnato usi e costumi di interi popoli dovrebbero avere sempre più udienza nel campo della Conservazione e del Restauro. Un primo ponte sembra così essersi gettato tra autonomia scolastica e città. Resta agli operatori dei due ambiti trovare le giuste coordinate per rendere sempre più operativo l’incontro. Chi avesse intenzione di visitare la mostra lo potrà fare durante le ore scolastiche

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Aprile 2001
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