Industria, il tecnico italiano più bravo è dell’Ipsia Ponti
Importante riconoscimento per la scuola. Alessandro Brusatori, 18 anni, vince il concorso nazionale dedicato agli studenti meccanici
C’é chi vince premi letterari, chi concorsi di bellezza, chi invece gare di abilità legate alla futura professione. In una provincia così attaccata al lavoro é forse quest’ultima competizione che accende l’orgoglio di mammà e papà. Ma c’é di più. Al centro di un territorio industriale, in cui la piccola azienda meccanica é un elemento radicato e riconosciuto, é stato l’Ipsia Ponti di Gallarate, una scuola che non fa a tempo a licenziare diplomati che già se li ritrova in fabbrica, ad esprimere un campione italiano operatore meccanico. E’ capitato durante l’ultimo anno scolastico ad Alessandro Brusatori, diciottenne di S.Antonino Ticino, frazione di Lonate Pozzolo, risultato il più bravo in una prova, svoltasi a Bergamo, con teoria di conoscenza meccanica, controllo numerico di automazione industriale e disegno computerizzato con Autocad. E’ la seconda volta che la scuola gallaratese esprime dei talenti in campo industraile. Già due anni fa, Daniele Colombo, un alunno dell’indirizzo chimico biologico, risultò il migliore nel concorso ministeriale organizzato per quel ramo d’impresa. I significativi riconoscimenti ottenuti indicano che oltre a una quantità di diplomati senza cui la nostra piccola e media industria sarebbe in grossa difficoltà, le scuole del Basso Varesotto sono in grado di esprimere anche una qualità formativa che si trasforma in lavoro e che poi finisce nelle statistiche alla voce know-how Per questi ragazzi il problema occupazionale é già risolto nel giorno dell’iscrizione a scuola. E’ una fortuna da un lato, ma è anche un dato preoccupante se lo guardiamo dalla parte delle imprese. "Le domande che giungono a scuola sono tre volte superiori al numero di diplomati che sforniamo" commenta il dirigente scolastico Luigi Zanotta. Nel 2000, gli studenti che hanno conseguito il diploma, sono stati 107. Vuole dire che, sui tavoli dell’Ipsia, sono arrivate almeno trecento domande da aziende. E quasi tutte sono imprese della zona. C’è fame di operai specializzati, o forse sarebbe meglio dire di tecnici specializzati, se è vero che, ad esempio, Alessandro Brusatori ha vinto un riconiscimento usando un computer, ovvero Autocad, il programma su cui ingegneri, architetti e geometri si rompono la testa da anni. Altro che tuta blu. |
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