Alla Merone tutto è fermo le smentite arrivano dal Comune
Il sindaco Elena Sessa replica all'esposto dell'associazione il Gobbino
La prima cittadina del comune di Ternate, Elena Sessa smentisce il contenuto dell’esposto presentato circa una settimana fa all’Ente comunale, ai Carabinieri e alla Procura della Repubblica. L’esposto era quello avanzato dall’Associazione ternatese il Gobbino. Nel documento si chiedevano chiarimenti sulla prosecuzione dei lavori alla Merone, nonostante una sentenza del Tar avesse imposto la sospensiva della delibera regionale, che un anno fa aveva permesso allo stabilimento comasco di realizzare un impianto per la messa in riserva di rifiuti speciali-pericolosi da utilizzare come combustibile nei forni della cementeria. "Non c’è alcuna connivenza e consenso del Comune" afferma il sindaco di Ternate. E a questo Elena Sessa aggiunge una precisazione, desunta da un sopralluogo che lo stesso ufficio tecnico ha svolto presso la cementeria nei giorni precedenti l’esposto: " i lavori per la realizzazione dell’impianto di messa in riserva per quanto ci risulta sono stati bloccati, continuano quelli per la realizzazione di un impianto di sicurezza". Un impianto che a quanto pare non ha nulla a che vedere con lo stop imposto dalla sentenza del Tar. E a questo si riferiva l’Assessore competente del comune, quando il ventuno luglio, interpellato dal Gobbino "riferiva dell’assoluta regolarità dei lavori in essere dichiarando peraltro di esserne al corrente" come si legge nell’esposto. Insomma a sentire la prima cittadina quella dell’associazione il Gobbino è solo una mezza verità.
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