Legambiente: “Variante FNM, dov’è il verde?”

Il piano per l'area delle Ferrovie Nord non soddisfa gli ambientalisti che propongono al Sindaco cinque suggerimenti

Una lettera a Gianfranco Tosi, così Il circolo Legambiente di Busto Arsizio, dopo aver  preso visione della variante di Prg, relativa all’area delle Ferrovie Nord Milano, ha deciso di far sapere all’Amministrazione comunale le proprie impressioni sull’utilizzo di quell’area. Secondo gli ambientalisti "

Il problema, secondo Legambiente,  rimane il verde, che a Busto Arsizio è latitante. L’area delle FNM,  paesaggio non edificato, in un territorio così densamente costruito è certamente un bene prezioso per l’intera comunità. "Il progetto del paesaggio di questa nuova parte di città deve quindi in primo luogo confrontarsi con i problemi strutturali da tempo esistenti quali: la scarsità di verde pubblico, i problemi di una viabilità male governata -sia essa privata che pubblica – e all’assenza di piste ciclabili ostentate dall’Amministrazione ma mai attuate".

Cinque sono i suggerimenti di Legambiente:

Il concetto di centro direzionale centrale nella pianificazione precedente (1984/85) e tutt’altro che abbandonato in questa, ci sembra abbia un po’ fatto il suo tempo. Con ciò non vogliamo negare l’utilità di creare una zona riservata alle attività lavorative, ma siamo più orientati a suggerire uno sfruttamento meno monetizzabile del sedime a disposizione". cogliere l’opportunità di creare spazi di verde pubblico, parchi e, parallelamente, di percorsi alberati che abbiano carattere di continuità lungo tutto l’asse nord-sud dell’ex tracciato ferroviario, zona a tutt’oggi ben poco attraente. Per tale progettazione si potrebbe dar luogo ad un concorso pubblico d’idee, iniziativa già peraltro attuata da comuni vicini; l’apertura di nuove vie di attraversamento nord–sud dell’area interessata, in particolare nell’area della stazione Nord, e di un viale di collegamento est–ovest da via Magenta alla zona dei Tre Ponti, a nostro parere indispensabile per fluidificare il pesante traffico cittadino, con relativa pista o corsia ciclabile da entrambi i lati; utilizzare i nuovi tracciati viari da parte dei mezzi pubblici e creazione di un area di interscambio tra tutte le linee di superficie; costruzione di una sede capace di accogliere le varie associazioni nonprofit cittadine e di svolgere da punto d’incontro per i giovani (e non solo) di Busto Arsizio e dintorni.

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Pubblicato il 06 Settembre 2001
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