Fare sindacato nel territorio

È stata inaugurata la nuova sede della Cisl, un modo per essere più vicini al territorio e realizzare la concertazione con gli Enti locali

È stata inaugurata questa mattina una nuova sede della Cisl. Si trova nel centro di Sesto Calende e con esso il sindacato vuole essere più vicino ed estendere il suo lavoro di tutela ai suoi associati, ai cittadini, ai pensionati e ai lavoratori. Non solo servizi più vicini, ma anche un luogo fisico di incontro dove potere discutere. «Essere con, per e tra la gente» in questo modo è stata sintetizzata l’iniziativa dal suo segretario generale Gianluigi Restelli. Sono i tempi che lo richiedono. Il federalismo necessita della "concertazione decentrata". Il sindacato non ha più, e solo un ruolo un ruolo nella fabbrica, ma acquisisce un ruolo determinante anche nel confronto con gli enti locali. Di questo hanno discusso i partecipanti al convegno che ha preceduto l’inaugurazione della nuova sede, sempre questa mattina, presso la sala consiliare del comune di Sesto Calende.

La qualità della vita oggi si misura al di fuori della capacità di reddito. È anche nei servizi sociali, nella politica tributaria dell’Ente comunale. La Cisl, e il sindacato in generale possono aiutare a determinare le politiche di bilancio in un comune e a gestire le sue nuove competenze. «Abbiamo la presunzione – ha detto Restelli – di aiutare le amministrazioni a fare le sue scelte, concertare non significa sostituirsi ad esse, ma portare a sintesi rappresentanze, bisogni diversi e articolati, significa per noi assumere un impegno di lavoro, sono passati i tempi della protesta e con questi nuovi interlocutori è necessario collaborare». E questa concertazione decentrata piace agli amministratori. 

Piace a chi l’ha sperimentata, come il sindaco Roberto Caielli per il suo comune, che è fra i pochi in Provincia ad avere stilato un protocollo di intesa con i sindacati e ad avere programmato un bilancio in accordo con le parti sociali. «Il sindacato non è una controparte, il suo è un contributo costruttivo, un aiuto per i comuni». Non storcono il naso neppure i sindaci che hanno partecipato al convegno. Bruno Balzarini di Ispra, Ilio Pansini di Vergiate, Vittorio Ponti di Angera e Giovanni Franzetti di Travedona Monate, hanno manifestato una sostanziale disponibilità a costruire intese con i sindacati e potrebbero essere i prossimi comuni a concertare le proprie scelte amministrative e politiche.

I contenuti della concertazione decentrata sono stati illustrati da Alessandra Fragassi, della segreteria Cisl di Varese. Riguardano la politica tariffaria e tributaria, la politica sociale e i piani di investimento triennale. Il convegno che è stato presentato e coordinato dal responsabile Cisl di zona  Marino Pattini, ha visto l’assenza di un interlocutore prezioso, Emanuela Boschi, direttrice del distretto sanitario dell’Asl. Sono forti infatti le preoccupazioni espresse dal sindacato a riguardo del sistema sanitario: l’impoverimento dei distretti sanitari e il rischio che si intravede in una possibile centralizzazione regionale. «Ma il decentramento si pratica, non si rivendica» ha spiegato Restelli e il sette ottobre per la Cisl rappresenta un’occasione per fare un passo in avanti. 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Ottobre 2001
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