Farioli: “No a (inutili) guerre di religione. Al referendum voterò sì”

"Sgombriamo subito il campo da ogni possibile fraintendimento: quello di domenica non è e non può essere un referendum pro o contro il federalismo, così come non è e non può essere la rivincita del 13 maggio.

Il vero referendum c’è già stato e gli italiani hanno detto ‘sì’ alla proposta federalista che costituiva il cuore del programma della Casa delle Libertà.

Nella riforma del titolo V non si parla per nulla di federalismo fiscale, non v’è traccia della Camera delle Regioni né accenno alle nomine regionali nella Corte Costituzionale e il riferimento alla sussidiarietà sembra avere il solo scopo di blandire l’opinione pubblica.

Nel Paese, e in Lombardia in particolare, c’è una richiesta di vero federalismo che va ben oltre i numeri del successo elettorale della Casa delle Libertà. Per questo abbiamo la certezza che la riforma autenticamente federalista che il governo Berlusconi e il Ministro Bossi hanno in cantiere andrà avanti indipendentemente da questa consultazione.

Da parte nostra rifiutiamo di spaccare il Paese in una guerra di religione per un referendum sostanzialmente inutile.

Per impedire strumentalizzazioni di ogni sorta e tentativi di fermare il processo riformista in atto dal 13 maggio, con scarso entusiasmo andrò a votare e voterò ‘sì’. Anche per invitare le forze politiche lombarde più responsabili, nessuna esclusa, ad affrontare insieme il grande processo di cambiamento di cui il Paese ha bisogno".

Redazione VareseNews redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Abbonati a VareseNews

Pubblicato il 02 Ottobre 2001