Il libro “Cuore” negli uffici dell’edilizia pubblica

Lettera aperta del consigliere comunale Fabio Binelli (Lega nord) sulla presa di posizione dei dipendenti in merito al settore urbanistica

La querelle dell’Urbanistica non trova pace. Pubblichiamo di seguito una lettera del capogruppo della Lega nord in Consiglio comunale. Fabio Binelli ribadisce con fermezza il ruolo che ognuno deve avere e respinge le accuse versoi politici. L’augurio è che le decisioni prese dal consiglio comunale non restino lettera morta o quasi e che l’amministrazione, nei diversi uffici, adempia ai dettati di quanto deciso da Palazzo Estense.

Egr. Direttore,

Come tutti i consiglieri comunali ho ricevuto la lettera di un gruppo di dipendenti comunali dell’ "Edilizia Privata", erettisi a difesa dei vertici dell’area in contrapposizione con le decisioni assunte dal Consiglio Comunale e con gli indirizzi da esso dati alla Giunta.

In un primo momento ho pensato ai benefici effetti di taluni sceneggiati televisivi che fanno insorgere atmosfere da libro "Cuore" anche nei disincantati uffici dell’Amministrazione Comunale.

Poi rileggendo con attenzione la lettera mi sono preoccupato per i pericolosi contenuti di questa lettera.

Ci troviamo di fronte ad una presa di posizione contraria alle più elementari norme di funzionamento di una struttura per cui i dipendenti contestano e non vogliono applicare quanto determinato da chi ha la responsabilità di assumere decisioni; ciò è tanto più grave se si pensa che chi ha formulato gli indirizzi contestati sono i consiglieri comunali democraticamente eletti dai cittadini di Varese a governare la città.

Si parla di "orientamenti politici, biecamente strumentalizzati" (da chi, visto che il giudizio sulle vicende dell’area Edilizia Privata è stato unanime da parte di tutte le forze politiche cittadine?), che ostacolerebbero "il rapporto di fiducia e trasparente collaborazione che si è creato tra utenza e dipendenti dell’Amministrazione Comunale, contravvenendo a quello che dovrebbe essere il principio del buon andamento dell’azione amministrativa". In altri termini sembra, dal testo di questi 11 dipendenti (ma molti non sono neppure dipendenti, ma persone che hanno ricevuto un incarico professionale dal dirigente che difendono…), che i rappresentanti dei cittadini si muoverebbero per impedire il corretto svolgimento dell’attività dell’ufficio Edilizia Privata, baluardo della trasparenza e dell’efficienza. Mi sembra troppo.

Anche perché il giudizio espresso (ripeto all’unanimità, da Forza Italia a Rifondazione Comunista, dalla Lega Nord ai DS, da Alleanza Nazionale al CDU) dalla commissione d’inchiesta sul funzionamento dell’area Edilizia Privata non si è limitato ad indagare sul malessere denunciato da altri dipendenti, ma ha evidenziato gravi inadempienze da parte della dirigenza nell’esecuzione di delibere di giunta e di consiglio, irregolarità nella gestione delle pratiche e dei concorsi, atteggiamenti del tutto contrari all’efficienza, economicità ed efficacia cui si deve ispirare la pubblica amministrazione.

Se a ciò aggiungiamo che una serie di contenziosi con operatori privati causati da interventi dei vertici dell’area Edilizia Privata stanno risolvendosi con la sistematica sconfitta del Comune nelle sentenze della magistratura, con conseguente risarcimento dei danni (a spese dei cittadini, non del personale che ha commesso l’errore!!!), dobbiamo concludere che sussiste una vera e propria incompetenza tecnica di quei vertici difesi dagli 11 dipendenti, e questo è sì veramente di ostacolo al buon andamento dell’azione amministrativa!!

Io ritengo che il Consiglio Comunale, in quanto organo democratico, abbia la massima sovranità e le sue decisioni vadano rispettate da tutti: Sindaco, Giunta e anche dai dipendenti. Nel caso specifico inoltre, il Consiglio si é mosso con grande cautela e profondità di analisi, sulla scorta di un altrettanto valido lavoro della Commissione d’inchiesta.

L’auspicio è che gli organi preposti all’attuazione del disposto consiliare non si lascino intimorire da iniziative scomposte di chi vorrebbe il mantenimento dello stato attuale delle cose, con le sue inefficienze e le sue scarse capacità. Una mancata esecuzione degli indirizzi consiliari sarebbe un atto grave, dalle ripercussioni politiche imprevedibili.

La ringrazio per l’attenzione e porgo distinti saluti

 

Fabio Binelli

Capogruppo Lega Nord per l’Indipendenza della Padania

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Pubblicato il 07 Dicembre 2001
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