Azioni della società del Teatro Giuditta Pasta in vendita

Il consiglio comunale ha approvato la delibera di ampliamento della compagine sociale a tutti i cittadini. Saranno messe sul mercato 100 milioni di lire in nuove azioni per l’aumento del capitale sociale

“Il teatro è come un bel fuoco, più lo vuoi bello più va alimentato”. È nell’ottica di questa frase, recitata durante lo spettacolo che ha preceduto l’appuntamento amministrativo di ieri sera, che si è svolto il consiglio comunale tra le mura del teatro Giuditta Pasta. Sorpresa della seduta consiliare l’approvazione della delibera sull’ampliamento della compagine sociale tramite la vendita di azioni ai cittadini.
La serata è iniziata in maniera piuttosto singolare e tranquilla, con un’iniziativa che non è stata un vero e proprio spettacolo, ma un rappresentazione scenica di ciò che l’organizzazione del teatro sta facendo per accrescere il nome del teatro stesso in una zona come quella saronnese che ha un possibile bacino di utenza di oltre 300 mila persone.

 

Lo spettacolo ha così portato esempi recitati delle produzioni create dalla compagnia del teatro. Produzioni come la Rivolta del teatro che ha visto la partecipazione di oltre due mila e seicento bambini delle scuole elementari in più di un anno e mezzo di repliche. Operazione che mira soprattutto, come ha detto il presidente del consiglio di amministrazione Matteo Telaro (nella foto a destra), ad avvicinare il teatro a quelli che saranno gli spettatori di domani. Sempre durante lo spettacolo, gli attori hanno messo in scena ciò che fanno con i bambini: farli salire sul palco da camerini e insegnare loro i primi rudimenti sia della recitazione che delle questioni tecniche come luci e scenografia (questo per far loro vedere soprattutto cosa vi sia dietro la macchina Teatro). Oppure si è portato l’esempio della nuova produzione dedicata ai viaggi di Ulisse, dove saranno i bambini a scegliere le linee narrative per l’evoluzione della storia.

“Inoltre il teatro punta molto sulla danza – ha spiegato Telaro – ci arrivano molte richieste e di repliche e laboratori ed è un settore che non ha molti sbocchi in Lombardia, se non in Italia. Stiamo cercando di fare diventare questo teatro anche un punto di riferimento per questa arte”.

Dopo aver presentato gli ottimi risultati dei dati della scorsa stagione, già resi noti dal Sindaco Gilli nel mese di settembre in una conferenza stampa, Telaro ha proseguito esprimendo l’ipotesi di un proprio sogno: “Perché non promuovere una rete di teatri della zona? In questa maniera si potrebbero organizzare eventi che si possano anche svolgere su più palchi contemporaneamente, come festival, concorsi o rassegne. Si tratterebbe anche di un modo di far girare meglio le varie produzioni”.

 

Per tenere in piedi questa “macchina” però c’è bisogno di soldi e idee. Il consiglio comunale che si è svolto dopo lo spettacolo ha portato all’approvazione di una delibera per l’ampliamento della compagine sociale. “I nuovi soci – ha spiegato Telaro – porteranno nuove idee e nuova linfa al teatro”. Saranno così immesse 100 milioni di lire in nuove azioni che allargheranno il capitale sociale della Società per Azioni. Una volta vendute queste azioni, l’amministrazione comunale passerà dall’attuale 99,95 per cento di azionista maggioritario al 51 per cento, rimanendo sempre la maggiore azionista della Società. L’operazione è stata definita un “azionariato popolare”, anche perché i vari soci del consiglio di amministrazione hanno rinunciato al diritto di prelazione sulle azioni. Quindi la possibilità di comprare azioni del teatro è aperta a tutti i cittadini.

 

La minoranza, entusiasta dei risultati del teatro (che quest’anno compie 12 anni), non ha però votato a favore la delibera sull’azionariato popolare. “L’allargamento della compagine sociale non è giusto avvenga con una Spa – ha dichiarato Girardoni a nome di tutto il centrosinistra saronnese – La fondazione sarebbe lo strumento ideale”. La delibera ha comunque ottenuto l’approvazione della maggioranza del consiglio e le azioni saranno quindi in vendita per tre anni.

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Gennaio 2002
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