Studenti varesini in rivolta contro “la Moratti”

Varese - Itpa e Geometri danno il via alla protesta che dovrebbe iniziare lunedì in tutta la provincia. Riforma e buoni scuola nel mirino dei ragazzi

E la protesta contro "la Moratti" sbarcò a Varese. È fermento negli istituti varesini contro il progetto di riforma voluto dal ministro dell’istruzione. Questa mattina gli studenti dell’Itpa Casula e dell’Itg Nervi sono entrati in autogestione. "Abbiamo preso questa decisione per spiegare a tutti gli studenti come dovrebbe cambiare la scuola secondo la riforma – afferma Ulisse rappresentante dell’Itpa – Quando a tutti saranno ben chiare le ragioni della protesta, discuteremo in assemblea che tipo di manifestazione attuare nei prossimi giorni."

I ragazzi della scuole della provincia da tempo si interrogano sul futuro della scuola e, subito dopo le vacanze scolastiche, hanno intensificato le riunioni cominciando proprio oggi a mandare i primi segnali di scontento: "Ieri ci siamo incontrati con tutti i rappresentanti di classe – spiega Paolo del consiglio d’istituto del Nervi – e abbiamo deciso di dichiarare apertamente la nostra contrarietà a questo progetto di riforma, ma anche ai buoni scuola regionali." 
Organizzatissimi con tanto di "security", i futuri geometri, in autogestione fino a sabato, attendono di conoscere le decisioni delle altre scuole della provincia per proseguire la protesta "Da soli non possiamo fare molto – dichiara uno studente – solo l’unione ci darà la forza per far sentire la nostra voce."

E che la voce dei ragazzi di Varese arriverà sino a Roma sembra molto probabile. La vera rivolta, infatti, dovrebbe iniziare lunedì quando un po’ tutti gli istituti provinciali adotteranno misure di protesta: chi l’occupazione chi l’autogestione. "Sia ben chiaro che non siamo scontenti dei nostri istituti – precisa Ulisse – ecco perchè la nostra protesta avrà una durata limitata nel tempo."

Un’agitazione simbolica, dunque, ma neanche tanto. I ragazzi sono pronti ad andare sino in fondo: autogestione e occupazione prevedono un’organizzazione complessa e molta responsabilità.  Ed ecco perchè all’istituto Casula è già pronto il regolamento dell’occupazione: nove punti per chiarire a tutti l’importanza e la delicatezza di questa forma di protesta, mentre al Nervi mordono il freno : "Noi siamo preparati anche ad occupare – si sente affermare senza ombra di dubbio al Nervi – ma preferiamo conoscere anche cosa faranno gli altri per dimostrare compatti."

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Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Gennaio 2002
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