Fiorenza Bassoli (Ds): “La sanità che vogliamo”
Dopo cinque giorni di lavori in Consiglio regionale sul Piano Socio sanitario
Riceviamo e pubblichiamo Continua in Consiglio regionale il dibattito sul piano socio sanitario. Dopo cinque giorni di lavori, l’Assemblea sta affrontando le votazioni degli emendamenti (2500 in tutto), con i consiglieri del Centrosinistra e di Rifondazione Comunista impegnati a contrastare, ricorrendo a tutte le possibilità consentite dal regolamento, il provvedimento voluto dalla maggioranza. La Vice Presidente del Consiglio regionale, la diessina Fiorenza Bassoli, fa il punto sulla situazione spiegando le ragioni della iniziativa politica delle opposizioni. "Abbiamo presentato – spiega la Bassoli – alcune proposte precise che configurano un modello di sanità, diverso da quello che si sta affermando in Lombardia, e che si concretizzano in emendamenti e ordini del giorno. Il nostro tentativo non è semplicemente quello di ritardare l’approvazione di un provvedimento che riteniamo sbagliato, ma quello di fare delle proposte concrete di modifica".
"La Giunta – ha detto la Bassoli – ha deciso di definire alcune categorie di intervento, come la medicina sportiva, l’odontoiatria e l’assistenza ai cronici, che dovrebbero poi essere sostenute da integrazioni mutualistiche obbligatorie: è una strumentale soluzione per finanziare i servizi di base (che in questo modo verrebbero di fatto pagati due volte). Il Centrosinistra pensa invece che il sistema mutualistico debba essere integrativo: è questa la strada per potenziare le prestazioni. Su questi punti è esemplare la bocciatura, avvenuta ieri sera, di un emendamento presentato dal consigliere Paolo Danuvola (PPI), con il quale si chiedeva che la Giunta si impegnasse a mantenere in Lombardia i livelli di assistenza decisi su scala nazionale". Secondo Fiorenza Bassoli, "il medico di famiglia deve essere messo in condizione di prendersi realmente cura della salute ai cittadini, e non diventare un venditore di prestazioni. Si devono poter allungare i tempi di presenza di questa figura sanitaria essenziale e metterla in grado di accompagnare il paziente durante le cure, ovunque esse si svolgano, e di seguire e coordinare l’assistenza domiciliare". Il Centrosinistra pensa a strutture in cui si concentrino efficacemente i servizi di base, dai consultori, alle discipline medico-scolastiche, all’assistenza domiciliare integrata. "Vogliamo –dice la Bassoli- dedicare grande attenzione all’informazione e all’orientamento del cittadino, che deve essere così aiutato a seguire il percorso di cura". "Ci preoccupa molto –dice la Vice Presidente Bassoli- l’orientamento di questo esecutivo per quanto riguarda l’organizzazione sanitaria di Milano, dove la Regione si appresta a ridurre i poliambulatori che operano sul territorio e a ridurre i posti letto ospedalieri. E’ necessario, da questo punto di vista, che si apra un tavolo cui partecipi non solo la Regione, ma anche il Comune, gli organismi sindacali, le organizzazioni di categoria , l’ Asl e le aziende ospedaliere cittadine. In questa sede deve essere deciso il destino della riorganizzazione sanitaria della città, tenendo conto anche del parere della Conferenza permanente per la programmazione socio-sanitaria, che finora non è stata nemmeno consultata". |
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