L’Enel di Vizzola Ticino modifica il regolamento per le visite guidate
Qualche settimana fa Rifondazione denunciò il caso del regolamentor della centrale idroelettrica che di fatto impediva la visita alla struttura da parte di studenti extracomunitari
Riceviamo e pubblichiamo
All’inizio di febbraio Rifondazione Comunista aveva denunciato una gravissima discriminazione razziale da parte dell’Enel di Vizzola Ticino (VA) – facente capo all’Enel Produzione – Unità Business Idroelettrica di Sondrio – che tendeva ad impedire la visita presso i propri stabilimenti agli studenti extracomunitari della scuola media di Cardano al Campo. Il divieto era esplicitamente previsto nel modulo di disciplina dell’accesso agli impianti dei visitatori. La vicenda aveva suscitato parecchio scalpore, i Consiglieri regionali di Rifondazione Comunista avevano presentato immediatamente un Ordine del Giorno e i responsabili dell’Enel, dopo aver specificato che questa misura restrittiva era stata introdotta a seguito delle norme antiterrorismo, si erano scusati dichiarando che la norma non valeva per gli alunni delle scuole e che c’era stato un errore nel modulo di regolamento. Il Consigliere Giovanni Martina, che si era occupato personalmente di tutta la vicenda, ha ricevuto una nota dal responsabile nazionale delle relazioni esterne dell’Enel che dichiara la totale disponibilità della società alle visite dei cittadini ai propri impianti senza alcuna preclusione, in particolare per quanto riguarda gli studenti, e che in effetti il documento inviato alla scuola di Cardano al Campo ove venivano specificati i necessari adempimenti "si prestava ad interpretazioni diverse." Infine, ieri è pervenuto il nuovo documento predisposto che regolamenta le visite alla centrale e che non contiene più alcuna limitazione di tipo discriminatorio. "Siamo molto soddisfatti – dichiara Giovanni Martina – del risultato ottenuto. Il chiarimento dell’Enel, con le relative scuse, hanno confermato la gravità di quel regolamento che secondo noi era discriminatorio e xenofobo. La vicenda a questo punto per noi è chiusa." Milano, 21 febbraio 2002 Ufficio stampa Gruppo regionale Prc Tiziana Saporito |
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