Piazza Libertà sotto accusa: “troppi extracomunitari violenti”
I dipendenti della Standa hanno scritto al sindaco denunciando la situazione, secondo loro ormai diventata insostenibile
![]() Nella missiva i dipendenti raccontano di come vere e proprie squadre entrino in gruppo di 8 o anche 10 per volta, consumino cibo, e soprattutto bevande, all’interno e all’esterno del negozio e che in seguito si verifichino anche episodi di violenza. “Violenza che si esprime con sputi, parolacce, calci, e quant’altro di peggio si può immaginare – prosegue la lettera –Chiediamo quindi di allontanare tutti quegli extracomunitari irregolari e nullafacenti, che sostano tutto il giorno sotto i portici, solo per bere, delinquere e sporcare con lattine vuote e bottiglie rotte lasciate per terra e nelle aiuole”.
(nella foto la Chiesa Prepositurale di Piazza Libertà)
La presidente del Givis, gruppo che fino a un mese fa si chiamava Associazione Extracomunitari (ha cambiato nome proprio per togliere dal gergo comune la parola “extracomunitari”), spiega anche che non è nella sua politica la repressione o la richiesta della presenza delle forze dell’ordine. "Non serve a niente mandare questi ragazzi in periferia, non è che pulendo il centro, la città diventa bella – spiega la Tonucci – Molti di loro sono brava gente, ma per colpa di quei pochi che si comportano male ci vanno di mezzo tutti. E la stampa, soprattutto locale, certo non contribuisce a migliorare la situazione: si leggono continuamente titoli di furti e arresti di extracomunitari anche per delle piccole cose che normalmente non andrebbero sul giornale. La parola extracomunitario diventa così sinonimo di paura. Parlano tanto di potenziare le forze dell’ordine a livello nazionale; che mettano allora una pattuglia fissa in Piazza Libertà, tanto poi diranno che non ci sono le risorse per farlo”. |
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