Biblioteca assediata da un campo sportivo

L'impianto in costruzione potrebbe togliere il silenzio. Proteste per un "declassamento" dei servizi

Doveva esserci un polo culturale, al posto della vecchia biblioteca Maino, e invece gli spazi sono quelli angusti di sempre.  Nel vecchio e glorioso edificio della biblioteca civica serpeggia qualche malumore, acuito in questi giorni dai lavori di riordino del magazzino che sta limitando il prestito. Ma non è la sola problematica che sembra preoccupare gli amanti della cultura. Sono infatti iniziati i lavori per la risistemazione di alcuni impianti sportivi nel terreno adiacente alla Maino. Uno spazio inutilizzato da anni, che fino a ieri veniva destinato a parcheggio. Il Comune ha approvato una delibera di giunta che concede lo spazio in uso a un centro sportivo gallaratese. Calcetto, tennis e probabilmente beach volley potrebbero essere le nuove destinazioni dell’area. Tutto bene, se non fosse che i campi sorgono a pochi metri dalle sale della biblioteca. E’ opportuna una installazione sportiva accanto a delle sale di studio? La questione fa discutere. I consiglieri comunali del centrosinistra si sono scagliati, in questi giorni, contro la cittadella dello sport accanto ai banchi della cultura. Una vicinanza, a giudizio degli ulivisti, improponibile. «Questa decisione – spiegano – non solo risulta inopportuna, ma compromette definitivamente la possibilità di utilizzare queste aree in funzione di attività coerenti con la destinazione primaria della struttura bibliotecaria. Infatti il silenzio e lo studio non possono certamente convivere con attività sportive come quella calcistica o di "beach volley"». 
Ds, Sdi e Margherita chiedono che il progetto di Polo culturale non venga messo in un cassetto. Una posizione su cui da tempo insiste l’Ulivo. «Vorremo che i lavori in corso venissero ultimati il più in fretta possibile» spiegano poi i consiglieri dell’opposizione, che propongono anche di individuare una nuova sede per la biblioteca dei ragazzi. Ma soprattutto di cambiare il progetto d’uso delle aree limitrofe.  A questa richiesta risponde l’assessore allo sport Salvatore Cosco. La decisione della giunta comunale è stata preso a fronte di una sua proposta. E infatti l’assessore sostiene la tesi dell’utilizzo sportivo: «Era una struttura inutilizzata, dove tra l’altro venivano a rifugiarsi giovani senza dimora. Io ho chiesto che venisse restituita alle attività fisiche, come era in origine». Nessuna incompatibilità tra pratica agonistica  e studio? «Ma quella zona era in origine destinata allo sport – spiega Cosco – non vedo perché ora non possa ritornare come un tempo». Il dibattito è aperto. Ma nel frattempo gli spazi per la fruizione della biblioteca rischiano di diventare sempre più difficoltosi. Finito il riordino del magazzino, avverte Pierluigi Galli dei Ds, inizieranno i lavori di messa a norma delle legge 626. Se oggi il prestito è praticamente fermo, si profila anche per i prossimi mesi un lungo periodo di difficoltà. 


Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Aprile 2002
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