«Fossero anche degli svizzeri, ma vogliamo maggiori certezze»

Il sindaco Stefano Candiani risponde alle accuse di razzismo del centrosinistra in merito alle richieste di maggiore controllo per gli stranieri che chiedono la residenza

«Confondono l’effetto con la causa e non capiscono neppure quello che si dice». Dure parole quelle che il sindaco Stefano Candiani usa per rispondere alle accuse di razzismo avanzate dai Democratici di sinistra in seguito alle recenti affermazioni del primo cittadino che vuole avanzare maggiori controlli nei confronti degli stranieri che chiedono la residenza tradatese. «Nessuno ha fatto una teoria di discriminazione, ma semplicemente una doverosa presa di posizione per dare garanzia e tutela ai cittadini di Tradate. In questo senso chiedere che ci sia un approfondimento sugli stranieri che chiedono la residenza, fossero anche degli svizzeri, che non hanno un posto di lavoro e che non si sa come vivono, mi sembra doveroso. Voglio pensarci bene prima di firmare qualsiasi carta».
Sulle chiare accuse di razzismo avanzate dai Diesse: «non è razzismo, anzi, se io andassi in Camerun, mi aspetterei facessero la stessa cosa con me. È una questione di reciprocità e non mi offenderei se qualcuno la facesse nei miei confronti».
Per quanto riguarda il riferimento della minoranza all’aver adottato un piano regolatore che porti la città a 23 mila abitanti in dieci anni – aumentando la possibilità che la gente arrivi da fuori – Candiani chiarisce che «nessuno dice che non deve venire la gente. Diciamo solo che è doveroso, per chi viene a vivere a Tradate, sapere che esistono delle regole da rispettare. Il dovere di ogni buon amministratore è controllare bene che chi entra nella propria casa abbia le scarpe pulite, non sporchi per terra, non faccia disastri che mettano in crisi l’armonia familiare. È il discorso del buon padre di famiglia. Nessuno vuole discriminare nessun altro, anzi, se questi stranieri domani entreranno a far parte della comunità tradatese saranno a propria volta tutelati».
«Parliamo di stranieri in generale, non solo di extracomunitari – conclude Candiani – Con la posizione che prendono i Democratici di Sinistra, nelle loro dichiarazioni dimostrano ancora una volta di avere la coda di paglia e di fare demagogia. Mentre da una parte si fa un discorso di puro consenso amministrativo, dall’altra si specula subito su delle dichiarazioni che vogliono semplicemente tutelare la comunità».

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Redazione VareseNews
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Pubblicato il 31 Ottobre 2002
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