Oncologia: a Saronno una nuova unità operativa

Claudio Verdusio è il primario della nuova divisione; L’Azienda Ospedaliera può così coprire tutto il percorso assistenziale, dalla diagnosi al supporto

Una vera rivoluzione nel campo della lotta alle malattie tumorali. È quanto sta predisponendo l’Azienda Ospedaliera di Busto Arsizio con la trasformazione, avvenuta già qualche settimana fa, di un’intera divisione di Medicina in un’Unita Operativa interamente dedicata ad Oncologia medica. Primario della nuova struttura, è stato nominato Claudio Verusio (foto), specialista che in passato ha lavorato anche all’Istituto dei Tumori di Milano e al San Raffaele. Verdusio ha inoltre pubblicato più di 40 lavori su riviste nazionali e internazionali e attualmente è anche professore a contratto presso la scuola di specializzazione in Oncologia presso l’Università dell’Insubria. L’unità Operativa, la prima dedicata a Oncologia attiva in provincia di Varese, è stata collocata nell’Ospedale di Saronno.
In provincia si contano ogni anno circa 12 mila nuovi casi di malattie tumorali. Circa la metà vengono presi in carico dall’Azienda Ospedaliera di Busto Arsizio nei sui tre presidi. Il 50 per cento viene sottoposto a intervento chirurgico, mentre circa mille e 500 casi sono sottoposti a cicli di chemioterapia. I decessi per malattie tumorali all’anno sono circa 2 mila e 300 di cui quasi un quarto per cancro ai polmoni. Seguono i tumori allo stomaco, alla mammella, al pancreas e alla prostata. La Lombardia è la Regione col più alto numero numero di decessi, 315 ogni 100 mila abitanti. «Con la nascita di questa nuova unità a Saronno – spiega il direttore dell’Azienda Ambrogio Bertoglio – le patologie tumorali più frequenti vengono trattate e tutte le Unità Operative sono in gradi di compiere il percorso assistenziale, dalla diagnosi al supporto».
«Ho accettato questa proposta perché era in linea con una visione molto moderna di come affrontare questo problema» ha dichiarato Verdusio durante la presentazione avvenuta questa mattina, giovedì 31 ottobre. Il nuovo primario ha così sottolineato la valenza di un Approccio Culturale all’Oncologia, ovvero a una visione che coinvolga anche altri reparti come Chirurgia e Radioterapia. «Il nostro compito sarà anche quello di studiare l’evoluzione biologica del tumore, in maniera tale da non avere subito un atteggiamento disfattista di questa malattia. Noi vogliamo anche studiare diverse strategie per combattere meglio il tumore».
«Da un punto di vista tecnico siamo allo stesso livello delle strutture milanesi – prosegue Bertoglio
(nella foto) – L’Oncologia ci è sembrato un settore in cui potessimo investire, soprattutto per l’attenzione che possiamo dare a questo tipo di patologia». L’Azienda infatti sta dedicando molto alla crescita della nuova Unità, come il raddoppio degli acceleratori lineari o come la stesura di un progetto esecutivo per la realizzazione di una struttura di 15 posti dedicati alle cure palliative per i malati in regime di degenza. Quest’ultima sarà molto probabilmente realizzata a Busto, ma la volontà è di estenderla anche agli ospedali di Saronno e Tradate.
Dal 2 novembre partiranno i corsi specialistici per gli infermieri, mentre per il 23 novembre è in programma un incontro, in collaborazione con l’università Bocconi, dedicato alla comunicazione tra Infermieri e pazienti affetti da tumore.


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Pubblicato il 31 Ottobre 2002
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