Castellanza dice sì al tavolo su viabilità e commercio

Una tavolo intercomunale per risolvere insieme i problemi del territorio, della viabilità e del commercio. Busto Arsizio chiama e i comuni vicini rispondono. Dopo il parere positivo del sindaco di Gallarate Nicola Mucci, a dire si alla proposta lanciata nei giorni scorsi da Luigi Rosa, sindaco di Busto ora tocca a Castellanza. È un si convinto quello del sindaco Livio Frigoli, ma senza illusioni e mistificazioni. Oltre ad accogliere con convinzione la richiesta, il primo cittadino di Castellanza non manca infatti di indicare i responsabili dell’attuale situazione, che costringerebbe i sindaci, su questioni che competono ad altri enti, a "mettere le pezze". 
«Immagino – scrive Frigoli – che Tu possa condividere con me l’affermazione secondo cui sulla viabilità e sull’urbanistica – così come su altre infinite materie – i nostri Comuni sono oggi chiamati a svolgere un’attività di supplenza rispetto ad altri enti – la Provincia, la Regione, lo Stato – che avrebbero il diritto/dovere di svolgere un ruolo che a parole garantiscono, ma nei fatti non c’è. Perché la nostra provincia – buon ultima in Lombardia – non ha ancora predisposto il piano territoriale di coordinamento? A cosa è servito il piano d’area di Malpensa? E che fine hanno fatto quegli "Stati Generali" della provincia sbandierati dal neo-presidente Marco Reguzzoni in campagna elettorale? Si era o non si era impegnato a convocarli entro 100 giorni dal suo insediamento? E l’altra grande promessa pre e post-elettorale del 2002 – quella con cui Gigi Farioli si poneva a capo di un "tavolo di concertazione" per il Sud della Provincia – che fine ha fatto? E che relazione c’è fra quella promessa e questa Tua proposta?».
Anche e soprattutto a queste domande dovrà rispondere il tavolo. Se ai comuni tocca "mettere le pezze ai buchi", come scrive Frigoli, nessuno si tira indietro «Anche se non credo sia giusto scaricare sempre sui nostri Comuni e sulla nostra voglia di fare il peso dei sacrifici e delle mancate realizzazioni di altri soggetti». «Siamo disposti a lavorare con questa totale ampiezza di vedute? Se sì, la mia partecipazione sarà ancora più convinta» conclude Frigoli.