Il paese è isolato, il sindaco minaccia le dimissioni

Della Peruta: "Se non si trova una soluzione subito, che sia il Prefetto a farsi portavoce della cittadinanza". A breve un incontro con Reguzzoni

«Siamo dimenticati da tutti, frustrati fra le promesse fatte e i disagi che dobbiamo affrontare ogni giorno». Con queste parole cariche d’amarezza il sindaco di Cremenaga, Mario Della Peruta, commenta la situazione che il piccolo centro di frontiera sta vivendo in questi giorni, dopo essere rimasto isolato a causa della piena del Tresa. Nemmeno un mese fa il fiume strappò con la furia delle acque ampi tratti di strada a nord e a sud del paese, isolandolo dall’Italia e rendendolo raggiungibile solo dai valichi di Fornasette e di Lavena Ponte Tresa, passando dalla Svizzera.
«Da quei giorni ad oggi ho sentito tante e tante promesse – dice Della Peruta. La strada verso Lavena è interrotta e ci vorranno anni per ripristinarla. Speravo in una soluzione almeno per il tratto stradale verso Luino. All’inizio sembrava ci volessero solo 15 giorni per risistemare la strada, poi si è passati a qualche mese. Oggi si parla di anni. E io mi devo trovare tutti i giorni a fare i conti con una situazione al limite: anziani dializzati che debbono fare ore e ore di coda per raggiungere l’ospedale, artigiani col lavoro fermo ed extracomunitari regolarmente impiegati in Italia che non possono recarsi al lavoro passando dalla Svizzera».
Certo c’è la solidarietà degli altri sindaci del comprensorio, le raccolte firme e gli appelli dei politici – oggi il senatore Pellicini ha chiesto al Prefetto Guido Nardone l’apertura del valico di Fornasette fino all’una di notte. Ma a Della Peruta non basta. Per questa ragione nella giornata di domani è previsto un incontro col presidente della Provincia, alla vigilia del consiglio provinciale che si terrà il prossimo 19 dicembre e nel quale verrà discussa un’interpellanza proprio sugli interventi che la giunta provinciale ha attuato in fase di emergenza e sulle misure che verranno prese al fine di interrompere l’isolamento del paese.
«Da Reguzzoni vado con le dimissioni in tasca – afferma Della Peruta – Se non mi verranno date garanzie circa misure reali per ripristinare i collegamenti mi dimetto dalla carica di sindaco. Sarà poi il Prefetto, o chi per lui, a farsi interlocutore delle esigenze dei cittadini».
Addirittura per operare pressioni a Villa Recalcati, in una riunione tenutasi ieri sera, la cittadinanza di Cremenaga era pronta ad un sit-in in piazza Libertà in occasione del prossimo consiglio provinciale. «Avevamo già affittato i pullman per far arrivare a Varese 400 persone – conclude il sindaco – ma poi ho deciso di evitare ai miei concittadini questo calvario: su 800 abitanti, più della metà sono anziani».


Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Dicembre 2002
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