Sospeso il fermo di settore delle bisarche
Avviati i negoziati per la risoluzione della vertenza, entro la metà di giugno la chiusura del confronto
Riprende l’attività del trasporto su bisarche (quei particolari tipi di rimorchi destinati al trasposto delle vetture) dopo due settimane di fermo grazie ai negoziati avviati martedì 13 maggio a Roma dalla FITA-CNA. Dopo il blocco dei piazzali di Carimate (Co) – Arluno (Mi) – Arena Po (Pv) e il corteo-lumaca, effettuato lo scorso venerdì 9 maggio sulla Novedratese e sulla Statale dei Giovi (Co), il sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paolo Uggè, ha convocato una riunione alla quale hanno partecipato le parti firmatarie del lodo Bonforti.
Durante l’incontro sono state affrontate le problematiche relative alla crisi del trasporto delle bisarche, La FITA -CNA è stata l’unica associazione di categoria a portare avanti il fermo fino all’ottenimento dell’incontro con il sottosegretario. L’intervento del Ministero è stato sollecitato anche dalla decisione di Fiat di sospendere l’attività a Mirafiori in seguito al fermo delle bisarche. Le parti hanno accettato di avviare un percorso negoziale che coinvolga tutte le realtà interessate e che sia incentrato sui punti focali della piattaforma rivendicativa presentata nella riunione dalle associazioni di autotrasportatori. In ordine prioritario è stata stabilita: · l’applicazione indifferenziata del lodo Bonforti da parte di tutte le realtà interessate al trasporto veicoli · la costituzione di una Commissione insediata a livello ministeriale per la verifica sull’applicazione del lodo Bonforti · l’impegno a definire le richieste di adeguamento tariffario in base ai meccanismi di cui al verbale di accordo del 18 novembre 1995. "Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si è impegnato a seguire il confronto e a garantire il rispetto degli accordi che ne scaturiranno e che si auspicano equi e soddisfacenti per tutte le parti coinvolte nella vertenza – affermano Giuseppe Tagnochetti, responsabile provinciale della Fita-Cna e Davide Castelluccia, rappresentante dei bisarchisti – Sulla base di queste garanzie abbiamo accettato di sbloccare la situazione. Le parti s’impegnano a chiudere il confronto possibilmente entro la prima decade del mese di giugno". |
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