Ferrovia indigesta, parte il negoziato

Gallarate-Malpensa - La Regione convoca gli enti locali per la presentazione del progetto e per l'avvio di un tavolo di concertazione

La ferrovia Gallarate – Malpensa può cambiare strada. Il progetto un po’ approssimativo presentato da Italferr per conto di rete Ferroviaria Italiana, potrà essere rivisto e corretto nel tavolo di concertazione che la direzione trasporti della Regione ha appena convocato. Il responsabile del procedimento, Giorgio Baruffaldi, dirigente del settore trasporti che si occupa di infrastrutture ferroviarie, ha già fissato per venerdì 16 gennaio una riunione a Milano, in cui i tecnici di Italferr presenteranno il progetto preliminare ai sindaci. 
«Abbiamo tre mesi di tempo per presentare le nostre osservazioni – spiega il dirigente del Pirellone – lavoreremo a stretto contato con i colleghi dell’assessorato al territorio e con tutti i settori coinvolti nella valutazione degli effetti sull’ambiente. La nostra volontà è chiara: coinvolgere gli enti locali nell’istruttoria e arrivare a fine marzo, massimo inizio aprile, a presentare una nostra posizione condivisa al ministero».
Baruffaldi si sente però di rassicurare il territorio anche su un altro problema squisitamente tecnico, quello di tempi; la consuetudine, in procedure di questo tipo, è quella di essere tolleranti sui termini, per evitare contestazioni.
Gli uffici degli assessorati ai trasporti e all’ambiente si stanno dunque preparando a un negoziato che non si annuncia facile. L’obiettivo è conciliare la necessità di un collegamento ferroviario diretto tra Malpensa e la direttrice Milano-Gallarate-Domodossola, con un tracciato più sensato di quello finora proposto.
Rimane aperta la vicenda della valutazione di impatto ambientale. Comuni e Provincia di Varese, hanno chiesto ancora trenta giorni di tempo per esprimere la loro opinione. Nessuno li aveva avvisati della scadenza dei termini il 10 gennaio. I 28 punti presentati a Roma, che bocciano lo studio ambientale di Italferr, se sarà concessa una proroga, saranno ampliati.
La posizione di Claudio Brovelli, sindaco di Somma Lombardo, è ferma: «Chiederemo anche in quella sede che venga riavviata la procedura – dice il primo cittadino – noi abbiamo solo questo strumento, e mi sembra giusto che ci venga concesso correttamente di fare le nostre valutazioni».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Gennaio 2004
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