«E adesso parliamo dei carcerati»
Il Varese Social Forum sposta il piano del dibattito sulla struttura penitenziaria che dovrebbe sorgere a Bizzozero. E chiama a parlare un esperto: Don Gino Rigodi, cappellano del Beccaria
Prima di pensare dove fare il carcere, bisognerebbe pensare che cosa fare dei detenuti. Sembra una provocazione ma non lo è. Il ragionamento è semplice ed è, o meglio forse dovrebbe essere, alla base delle scelte logistiche per la realizzazione di una nuova struttura penitenziaria. Qualcuno, i sostenitori del no al carcere a Bizzozero, afferma che il posto ideale per i detenuti è nel centro della città, dove più semplice è la socializzazione. Quanto sia vera questa asserzione potrebbe dirlo soltanto chi con i detenuti ci lavora davvero. Ed è quello che il Varese Social Forum ha deciso di fare. Così giovedì 5 febbraio è stata organizzata un’assemblea pubblica con Don Gino Rigoldi, fondatore di Comunità Nuova e cappellano del carcere minorile Beccaria di Milano (ore 21 al circolo di Belforte, viale Belforte 165 Varese). Don Gino Rigoldi porterà la sua indiscutibile esperienza e competenza sul tema del disagio sociale giovanile e sulle politiche carcerarie. "Da alcuni mesi a Varese si sta discutendo sul progetto di un nuovo carcere ma dietro questo confronto non c’è solo il problema su quale sia la migliore scelta urbanistica per la città, c’è anche il manifestarsi della logica carceraria come diretta conseguenza delle politiche criminalizzatrici e proibizioniste di questi ultimi anni" spiegano i rappresentanti del Varese Social Forum. "Quindi nuove carceri per nuovi detenuti, come dimostrano le statistiche sulla popolazione carceraria che è raddoppiata dal 1990 ad oggi. Nessun investimento, invece, sul potenziamento di misure alternative alla detenzione, a cui pure avrebbero diritto il 60% dei detenuti, e sulla presenza di figure professionali (assistenti sociali ed educatori) che possono favorire il recupero ed il reinserimento sociale del detenuto". "Come Varese Social Forum non solo ci opponiamo allo scriteriato progetto del nuovo carcere ma vogliamo promuovere un dibattito sul ruolo che oggi svolge il carcere nella nostra società, su quella falsa convinzione che ritiene questo forma di istituzione totale come l’unica soluzione per affrontare la devianza sociale". Come dire: basta parlare, adesso fermiamoci a pensare. Editoriale Lettere al direttore Non si può distruggere il nulla di Emiliano Cacioppo Noi vogliamo costruire per la città, l’opposizione vuole distruggere di Marco Cerini |
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