Ospiti illustri e film di qualità. Il cinema si ferma a Busto Arsizio
Presentata la seconda edizione del B.A. Film Festival: Ennio Morricone, Pupi Avati, Maurizio Costanzo, i primi ospiti fuori concorso. Avviate collaborazioni con le scuole locali. E una speranza: che il cinema si trasformi in un industria
Ennio Morricone, Pupi Avati, Maurizio Costanzo, e molti altri registi, attori, sceneggiatori dei film in concorso saranno presenti alla seconda edizione del Busto Arsizio Film Festival che si svolgerà dal 28 marzo al 4 aprile e che punta sempre più a diventare un’importante realtà a livello nazionale. Il programma dell’intera iniziativa, che si svolgerà nelle otto sale della città, è stato presentato ufficialmente questa mattina al Museo del tessile di Busto Arsizio dove erano presenti tutti i rappresentanti delle realtà economiche e politiche che hanno contribuito alla nascita e al successo del Festival anche nella passata edizione: l’associazione B.A. Film Factory che organizza l’evento insieme al Comune di Busto e alla Nuct (Nuova Università del Cinema e della Televisione), con il supporto, anche economico, di Regione Lombardia, Provincia di Varese e Camera di Commercio; a questi si aggiungono poi i numerosi sponsor, dalle banche alle aziende locali.
Il Festival. Poche sorprese per i film presenti nel concorso “Made in Italy” che punta, come sottolineato dal presidente dell’associazione B.A. Film Factory, Celeste Colombo, «a dare attenzione a quei film di particolare qualità che esprimano le nuove tendenze del cinema italiano, ma che non hanno goduto di un adeguata distribuzione nelle sale». Nel concorso sono così presenti: Ballo a tre passi di Salvatore Mereu, (vincitore della settimana della critica al festival di Venezia 2003 e invitato al Sundance Film Festival 2003), Il miracolo di Edoardo Winspeare, Scacco pazzo di Alessandro Haber, Il fuggiasco di Andrea Manni, La destinazione di Piero Sanna, Ora o mai più di Lucio Pellegrini (presentato al festival di Locarno 2003), Amorfù di Emanuela Piovano, Il ritorno di Cagliostro di Daniele Ciprì e Franco Maresco, Liberi di Gianluca Tavarelli, Per sempre di Alessandro di Robilant. «Vi sono altri fiori all’occhiello di questo festival – ha spiegato Colombo -. Come il concorso per sceneggiature che quest’anno ha quasi triplicato le iscrizioni: 106 storie per il cinema provenienti da tutta Italia, ben 8 da Varese, 16 da Roma. È un vero successo, segno che c’è volontà di raccontare nuove storie. Queste sceneggiature saranno ora giudicate dalla giuria e alcune premiate al termine del Festival». Il territorio. «L’altro fiore all’occhiello è il rapporto con il territorio e con le scuole della zona – ha illustrato Colombo -. Un lavoro iniziato molto presto con i presidi dei diversi istituti di Busto». Infatti, tutte le mattine della settimana in cui si svolgerà il Festival vi saranno delle proiezioni dei film in concorso interamente dedicate ai ragazzi. «Non si tratterà solo di guardare film – ha spiegato Gabriele Tosi, presidente del Festival –: agli incontri parteciperanno anche gli autori dei film proiettati. Inoltre, oltre alle otto sole della città, bisogna sottolineare che stiamo lavorando con oltre 40 associazioni locali, una sinergia che fa ben sperare». «Abbiamo voluto fin dall’inizio impostare l’iniziativa anche da un punto di vista didattico – ha spiegato l’assessore alla cultura di Busto Arsizio, Alberto Armiraglio -. Oltre all’imprenditoria locale, che vogliamo coinvolgere con la nascita in parallelo della B.A. Film Commission, è molto importante il coinvolgimento delle scuole per quella che potrebbe diventare in futuro una nuova industria del varesotto. Lo dimostrano anche due istituti scolastici locali, l’Alda Fiorini e l’Itis, che il prossimo anno avvieranno corsi rivolti al mondo del cinema». Ospiti ed eventi. «Questo festival permette al cinema italiano di farsi sentire e dimostrare che non esiste solo il cinema americano e Hollywood, è un sostegno importante per questo lavoro». Il regista gallaratese, che oggi vive a Roma, Marco La realtà economica. Durante la presentazione sono stati inevitabili i riferimenti alla neonata B.A. Film Commission, la struttura che avrà il compito ci far crescere e promuovere l’industria cinema nel varesotto. «Non è passato molto tempo da quando è stato coniato il termine di “Varese, provincia con le Ali” – ha spiegato il presidente della Camera di Commercio, Angelo Belloli -. Il festival è un albero di coerenza con questo pensiero: una sorta di conversione industriale per una futura nuova crescita economica. Con queste iniziative non si valorizza solo il territorio bustocco, ma tutta la provincia di Varese». «Ci sono tanti festival cinematografici in Italia – ha illustrato l’assessore provinciale al Marketing, Angelo Longoni -, riuscire a distinguersi non è facile. Ma aver patrocinato e contribuito a questa iniziativa è stata una scommessa in cui vogliamo credere. Scommessa che per ora consideriamo vinta soprattutto per quanto esiste intorno al Festival, come la Film Commission con la quale si vuole andare oltre all’iniziativa culturale». |
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nelle otto sale della città, è stato presentato ufficialmente questa mattina al Museo del tessile di Busto Arsizio dove erano presenti tutti i rappresentanti delle realtà economiche e politiche che hanno contribuito alla nascita e al successo del Festival anche nella passata edizione: l’associazione B.A. Film Factory che organizza l’evento insieme al Comune di Busto e alla Nuct (Nuova Università del Cinema e della Televisione), con il supporto, anche economico, di Regione Lombardia, Provincia di Varese e Camera di Commercio; a questi si aggiungono poi i numerosi sponsor, dalle banche alle aziende locali.
Filiberti è intervenuto alla presentazione in qualità di “padrino” (l’anno scorso la madrina del festival fu l’attrice bustocca Anita Caprioli). Ma Filiberti, che partecipò lo scorso anno al festival bustocco con il film “Poco più di un anno fa”, è solo il primo di una serie di ospiti che affolleranno la settimana varesina del cinema. Vi saranno anche Ennio Morricone che terrà un concerto di sue musiche da film, Maurizio Costanzo, sceneggiatore poco noto di film importanti e curiosi (come evento sarà proiettata la copia restaurata di Una giornata particolare di Ettore Scola, scritto da Costanzo), e Pupi Avati, regista e presidente di Cinecittà Holding, che presenterà il suo ultimo lavoro La rivincita di Natale, insieme ad alcuni attori del cast. Inoltre, all’interno della rassegna-concorso quattro film saranno presentati da altrettanti critici di testate specializzate (Piera Detassis per Ciak, Mauro Gervasini per Film Tv, Bruno Fornara per Cineforum, Gianni Canova per Duellanti, ex Duel).





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